Si chiama Fortacin: è un nuovo farmaco ad azione locale, potenzialmente in grado di aiutare coloro che soffrono di eiaculazione precoce. Il prodotto è uno spray a base di due anestetici in grado di diminuire la sensibilità del glande: la lidocaina e la prilocaina. Ciò comporta un ritardo del tempo di latenza eiaculatoria senza compromettere la sensazione dell’eiaculazione. Risulta facile da usare, agisce molto velocemente ed è efficace. Sarà soggetto a prescrizione medica e, non essendo un medicinale da banco, non potrà essere pubblicizzato. Verrà commercializzato nel 2017.
EIACULAZIONE PRECOCE: TUTTI I NUMERI
L‘Eiaculazione Precoce (EP) è la disfunzione sessuale maschile più comune: interessa il 20-30% degli uomini, per lo più tra i 20 e i 40 anni. Si ritiene però che il dato sia sottostimato, in quanto meno del 10% di coloro che la manifestano si rivolge a un medico per chiedere un trattamento. Tuttavia, se consideriamo la forma di EP “Primaria” – quella per la quale il Fortacin è indicato – cioè un disturbo che si manifesta in modo grave e continuativo sin dalla pubertà, l’incidenza non sembra superare il 2-3%. La maggior parte dei casi di EP è, infatti, di natura “Situazionale” (la tipica “ansia da prestazione che si giova di una terapia psicologica) o di tipo “Secondario” (cioè necessita approfondimenti endocrinologici o urologici per definirne la causa).
L’EP “Primaria” ha una sola risposta farmacologica approvata: si chiama Priligy (dapoxetina) ed è un farmaco somministrato al bisogno e per bocca, che agisce aumentando la disponibilità di serotonina livello del sistema nervoso centrale. Il suo successo è limitato dagli effetti collaterali (nausea e ipotensione) e dall’alto costo.
GEL RITARDANTI: FUNZIONANO?
C’è poi chi consiglia di usare i gel ritardanti anestetizzanti per manovre diagnostiche o disturbi stomatologici, ma occorre stare attenti perché il “fai da te” del web, laddove non supportato da consigli professionali, si può tradurre in un’anestesia del pene con conseguente rischio di trasferimento sui genitali femminili. Negli studi scientifici che hanno accompagnato lo sviluppo di Fortacin, invece, si sono verificate reazioni avverse solo nel 10% dei soggetti di sesso maschile e nel 6,0% delle partner disesso femminile. Se spruzzato sulle membrane mucose (quali la bocca, il naso o la gola) del partner o trasferito sui genitali femminili o sul rivestimento anale, Fortacin potrebbe essere assorbito e provocare anestesia/intorpidimento locale temporaneo.
L’efficacia? Giudicate voi: nel corso di 3 mesi di trattamento, la media dell’IELT, il Tempo di Latenza Eiaculatoria Intravaginale, è aumentata da 0,58 a 3,17 minuti. Risultati positivi si sono riscontrati nell’85% dei pazienti.
Ciascun contenitore di Fortacin contiene un minimo di 20 dosi di una soluzione spray incolore. La dose raccomandata è di 3 spruzzi da applicare sull’intera superficie del glande.
Il prodotto è indicato solo per i casi di EP “Primaria” nell’adulto: l’ansia da prestazione, invece, è un’altra storia, ancora tutta da raccontare.