Era il Carnevale 2012 ed eravamo stati invitati a una sontuosa festa a Venezia. Il mio compagno continuava a insistere che saremmo dovuti andare, che sarebbe stata una fantastica occasione per la sua carriera, che doveva a tutti i costi raggiungere la promozione. Sapevo che quell’ambiente pieno di snob non era tra le mie righe ma accettai perché avevamo un mutuo sulle spalle e un disperato bisogno di soldi. Per l’occasione scelsi un abito damascato bianco molto scollato, un parruccone bianco tradizionale e una maschera di pizzo nera. Il mio compagno invece si vestì da Casanova.
La sera della festa ci ritrovammo all’interno di un sontuoso palazzo in pieno stile barocco. Intorno a noi danzavano decine di persone e frotte di coriandoli venivano sparati periodicamente. A un certo punto ci allontanammo da quel caos fatto di urla e carne e aprimmo una stanza apparentemente vuota.
“Certo che il tuo capo prima ti invita e proprio non si fa vedere. Bello stronzo!” dissi mentre toglievo la parrucca.
“Ma non lo ha visto nessuno, magari si è sentito poco bene.” rispose lui.
Sentimmo le tende frusciare e ci girammo istantaneamente.
“Scusatemi, il mio aereo era in ritardo. Sono appena arrivato e mi stavo giusto cambiando” era il giovane capo del mio compagno.
Da quando l’azienda era stata ereditata da lui, non si era mai visto se non nelle occasioni ufficiali. Mio marito lo aveva descritto come il classico viziato, figlio di papà e senza alcun talento. Da quel che vedevo aveva un gran talento: la bellezza inaudita.
“Oddio, sono licenziato? Lei non voleva dire stronzo, glielo giuro.” balbettò il mio partner.
“Senta, in realtà volevo dire proprio quelle parole perché non è molto educato invitare degli ospiti e non essere presente alla festa. Mi scuso se sono sincera, è il mio peggior difetto.” eclissai il mio compagno e porsi la mano al capo.
Con mia sorpresa, sorrise. Agguantò la mia mano e mi baciò le nocche, guardandomi con malizia.
“Per fortuna ha molti altri pregi” disse.
Stava flirtando con me? Davanti al mio fidanzato?
Alzai impercettibilmente il sopracciglio e lui lo notò.
“Dobbiamo andare via?“
“Potete anche rimanere ma fra poco mi vedrete nudo come mamma mi ha fatto visto che dovrò indossare il costume.” continuò a stuzzicarmi con lo sguardo.
Posò il suo sguardo sulla mia scollatura e rise in faccia al mio compagno.
Cominciò a togliersi la camicia e aveva un bel fisico muscoloso, con un piccolo tatuaggio sotto il capezzolo.
“Lei è il responsabile Sortini, vero?” disse improvvisamente.
“Sì, sono io. Siamo venuti qui per parlare di una possibile promozione se ricorda la mail.” la sua voce proveniva da lontano. Ma dove si era cacciato? Mi girai e lo vidi seduto su una poltroncina di fianco al letto.
“La promozione è sua.“
“Cosa? Sul serio?“
“Sì, in cambio di qualcosa di altrettanto prezioso.“
Il belloccio mi si avvicinò e mi baciò il collo mentre lo scrutava.
“Ma lei è pazzo! Io andrò dai sindacati e riferirò questa proposta oscena e…“
“Stai zitto!” lo interruppi “Ti sta solo facendo un piacere. Non riesci più a scoparmi con questa storia della promozione e, ti dirò la verità, non sei mai stato granché. Proviamo questa novità, secondo me ti piacerà pure assistere!“
Il mio fidanzato ritornò a sedersi con aria mesta.
Il capo aveva ancora indosso dei pantaloni scuri eleganti, mi abbassai per aprirgli la cerniera e cominciai a succhiarlo vigorosamente. Sembravo una meringa gigante con quel vestito ma era tutto stranamente eccitante in quella stanza veneziana fuori dal tempo.
A un tratto sentì le sue mani sulla mia testa premere talmente tanto che temevo di morire soffocata. Stavo quasi per fermarmi quando sentì il suo liquido caldo scorrermi in gola. Il maiale mi era venuto in bocca, e quanto era buono!
Dopo il suo piacere era il mio turno, mi fece mettere sdraiata sul letto a novanta mentre il mio fidanzato ci guardava tutto eccitato. Ogni tanto si toccava e io ridevo, mi piaceva troppo quella situazione. Il capo si allungò ad aprire il cassetto per prendere qualcosa, credevo fosse un preservativo invece era un plug anale vibrante. Mi sputò sull’ano e me lo ficcò con decisione prima di accenderlo. Che goduria.
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Scopri di più!“La prossima volta ti metto il cazzo direttamente nel culo e poi glielo facciamo leccare, ti va?” mi disse nell’orecchio. Quanto era pervertivo!
Cominciò a penetrarmi in quella situazione, sempre più in fondo e sempre più duro. Mi stava scopando talmente forte che presi a gridare mentre il mio fidanzato si masturbava. A un certo punto raggiungi il massimo piacere mentre i due vennero all’unisono.
“Bravo Sortini, ti sei appena meritato la promozione. Ma penso ci divertiremo ancora insieme.“
Insomma, ne eravamo usciti tutti bene a quanto pare!