Prendete un’abbondante manciata di sesso con sconosciuti, aggiungete un pizzico di sesso all’aperto e spolverate con esibizionismo, voyeurismo e orgia q.b. Avrete ottenuto il dogging, la pratica sessuale che ha fatto perdere la testa agli inglesi e che sta prendendo piede anche in Italia. E no, tranquilli: non ha niente a che fare con i cani.
Che cos’è il dogging
I cani sono stati solo il pretesto per dare origine al dogging. Dogging deriva da “to walk the dog”, che significa portare a spasso il cane. Cosa c’entra la passeggiatina al parco con il quattrozampe con i deliri bacchici con gli sconosciuti? È presto detto: pare che chi porti a passeggio il cane in Inghilterra si imbatta regolarmente in coppie che fanno sesso in luoghi pubblici (pare che metà della popolazione UK abbia fatto, almeno una volta, sesso in pubblico) e che, in più, “walking the dog” sia un elegante eufemismo (leggi anche: scusa) per chi ama fare il guardone. Dal voyeurismo accidentale a quello intenzionale il passo è breve, e brevissimo (a quanto pare) quello dalla camporella al sesso con sconosciuti.
Sesso con sconosciuti o dogging?
Recentemente vi abbiamo parlato dell’altissima diffusione della fantasia erotica del fare sesso con sconosciuti. Ecco: abbandonate ogni fantasia voi che vi avvicinate al dogging. Il dogging è vero e proprio sesso con sconosciuti: niente rimorchio in discoteca, niente match su Tinder. Un incontro al parco (o in altro luogo pubblico frequentato auspicabilmente da doggers), uno scambio di intenzioni con il linguaggio non verbale adeguato, e via di sesso. Senza distinzione di età, etnia o genere.
Chi sono i doggers?
A distinguere il dogging da altre pratiche sono infatti le sue peculiari caratteristiche, analizzate con uno studio qualitativo dettagliatissimo dal professor Chris Haywood, docente di critical masculinity studies presso la Newcastle University. Haywood definisce innanzitutto il dogging un atto di fede: i doggers si avvicinano l’uno all’altro completamente alla cieca, cosa che contribuisce a far impennare l’eccitazione, insieme al rischio di essere scoperti, ovviamente. Il dogging, inoltre, prevede (o induce?) un’assoluta eteroflessibilità: nonostante la maggior parte dei doggers siano eterosessuali inquadrati in una vita assolutamente normale, al calar delle tenebre si scoprono versatili e disposti a consumare sesso con sconosciuti di qualsiasi genere e orientamento sessuale.
Il linguaggio del dogging
Ma come si fa a fare dogging? Ovviamente online è possibile trovare la segnalazione di luoghi deputati a questo tipo di incontri, nonché conoscere altri doggers con i quali darsi appuntamento (anche se, così, si snatura l’approccio selvatico e casuale proprio del dogging tout court). Il numero crescente di ricerche per “dogging Italia”, “dogging italiano” e “dogging Roma” (Roma caput mundi anche in questo caso) conferma che non sono solo gli inglesi ad avere abitudini sessuali… inusuali. Una volta raggiunto il luogo giusto, non resta che guardarsi attorno e, una volta individuata un’altra macchina, fare gli abbaglianti. Se si ottengono abbaglianti in risposta, il passo successivo è capire il da farsi. Luci accese nell’abitacolo significano che la coppia vuole essere guardata; il finestrino abbassato che è possibile partecipare toccando e accarezzando; la portiera aperta è invece un invito a partecipare.
Fare dogging è rischioso?
Fare dogging comporta tutta una serie di rischi, senza i quali, semplicemente, il dogging non avrebbe senso di esistere. È pericoloso fare sesso in luoghi pubblici? Sì. È pericoloso fare sesso con sconosciuti? Sì, chiaramente. La prospettiva di essere beccati in flagranza dalla polizia municipale è, tutto sommato, il rischio minore. Ben più pericoloso è appartarsi in luoghi isolati con persone che non si conoscono: ci manca solo accettare un’offerta di caramelle dagli sconosciuti con cui si sta facendo sesso per vanificare ogni lezione di buonsenso appresa nell’infanzia. Ma, per il dogging, questo e altro. Ricordatevi però di rispettare lo scambio di segnali luminosi tra macchine, di non portare con voi oggetti di valore e di usare sempre il preservativo. Ah, e magari di disattivare la condivisione della posizione con il partner!