Sola

Erano le 16:00 tra un paio d’ore iniziava il weekend, nella grande città tutti correvano per non arrivare tardi ai loro appuntamenti della serata, io ancora avevo una montagna di lavoro, mi si era indurito il sedere su questa sedia, anche se mi piacerebbe altro di duro pensai, mi misi a ridere perché nessuno poteva immaginare che Helena quella ragazza timida ed innocente se ne andava in giro con un plug. Il tragitto per tornare a casa non era molto lungo, dovevo fare 30 minuti di metropolitana, in quei minuti vedevo come i signori e ragazzi mi guardavano, non ero uno schianto ma neanche tanto brutta, ero piena di curve sinuose, sorridevo a tutti e non per il loro sguardo, ma per il fatto che avevo in segreto un giochino dentro di me, nessuno poteva immaginare quello che mi provocava, sentivo la mia fica pulsare. Avevo una gran voglia. Tornata nel mio appartamento mi accorsi che tutti i miei coinquilini erano usciti, avevo tutta la casa per me, ma ero troppo stanca anche per solo cenare, la voglia non era passata era aumentata, guardandomi allo specchio quanto fossi bagnata, così entrai in doccia portai con me la mia paperella, mi stimolai il clitoride, il piacere  saliva, saliva finché non esplosi, con gli ultimi spasmi a gambe tremolanti andai a dormire. Ad un certa mi sono svegliata, tutta sudata e ancora vogliosa, ho pensato che il mio cervello non dorme mai. Ho iniziato a toccarmi sono bagnatissima, ma questo non mi bastava, così ho preso il mio amichetto El Mastro, non volevo usare le mani quella notte, così attaccandolo all’armadio aiutandomi con una sedia e messa a 90, iniziavo ad inserirlo piano piano dentro al mio culo, ma ero così eccitata che ho iniziato a muovermi sul serio, sempre più forte, veloce, sentivo che l’orgasmo era alle porte, quando arrivò è stato cosi potente che ho lanciato un urlo, pensando che anche i vicini mi avessero sentito, ma non mi importava avevo troppo voglia, volevo un cazzo vero ma ero troppo timida per uscire a cercarlo. Cosi ho iniziato di nuovo ad incularmi, ho udito la porta d’ingresso aprirsi per poi chiudersi, non ci feci molto caso, io continuavo, feci entrare tutto il mio dildo, mi stavo aprendo a due da sola, presi la paperella iniziando una seconda stimolazione, venni per la terza volta, con le gambe molle stavo ancora gemendo quando mi accorsi che il mio coinquilino mi stava spiando dalla porta decisamente eccitato per quello che aveva davanti agli occhi, ci guardiamo, aveva iniziato a masturbarsi, mi eccita vederlo così con la mano sul cazzo, su e giù, era davvero surreale, mi guarda mentre il mio piacere sale e ricomincio ad incularmi il dildo, pensai perché non viene lui a scoparmi.?, non ebbi la forza di aprire la bocca se non per gemere ancora, continuammo così finché non venimmo.
Michael mi dice che di timido ed innocente non esisteva niente in me, SE NE VA.
Ero senza fiato.
Mi ha  lasciato senza parole per quello che aveva appena detto.
Quella notte da sola sono venuta altre due volte.
Helena
2020-10-22 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2020/09/sola-grande-min.png