Sei bella

Sei bella. Più di quel che pensi e di cui ti abbiano mai fatto pensare. Sei bella.
Siamo nudi. Senza vestiti e senza maschere.
C’è una cosa che ancora non ti ho detto.
Cosa?
Ti ho accennato che scrivo, ma non mi hai mai chiesto cosa.

” mi sorridi, forse lo hai già intuito. Mi sono stupita di quanto tu sia in grado di leggermi. Di leggere ogni mia espressione, ogni mio respiro. Ogni mio silenzio. Lo sai quando penso a qualcosa che non voglio dire, quando mi viene un pensiero romantico e zuccherino. Quasi me ne vergogno perché mi ero ripromessa di non essere più così avventata. Ma non posso farci niente, lo hai già capito solo per come ti guardo. E ringrazio che non devo dirlo a voce alta perché è assurdo. Perché ci conosciamo da un mese e usciamo da una settimana.

Sono racconti erotici, ma non te li leggerò mai, sappilo.
Devi assolutamente leggermeli. Adesso.” hai un tono categorico, che non ammette repliche. Hai queste frasi qui. Fulmini in una notte buia, che improvvisamente illuminano tutto per un secondo e poi ripiombi nel buio. Ma è tardi, perché hanno già svelato quello che era nascosto.
E ci provo, giuro che ci provo a convincerti a farlo da solo a casa. Ma Dio, quanto sei testardo. Lo adoro.
Ok. Scegli un numero da uno a cinque.
Perché non ho iniziato da molto a farlo e questi sono quelli che posso definire pronti.
Cinque” vuoi l’ultimo. Il primo davvero lungo, quello che ho corretto e riletto mille volte per aggiustarne la cadenza lenta. Ok.
Non mi puoi guardare” non ce la posso fare. Non posso essere nuda, sotto di te mentre ti leggo un mio racconto erotico.
Capisci che non transigo, che posso farlo solo se non mi guardi.

sei bella

La tua testa si appoggia sulla mia pancia e io inspiro. Uno, due, tre respiri e inizio. Leggo piano, come se questo divano fosse un palco e quelli in platea non possano sentire. Sono segreti tra attori. Perché sono cose nostre. Anzi, sono cose mie che ti confesso.
Più o meno a metà racconto inizi a passarmi le dita sulla pancia, ancora due frasi e mi accarezzi più in basso. La mia voce si abbassa ancora, e così fanno le tue dita. Mi sfiorano leggere. Non ti muovi ma inizi a toccarmi tra le gambe. Piano mi apri e mano a mano che il racconto entra nel vivo tu entri in me. E la mia voce si fa piena di sospiri, si fa più bassa mentre sempre molto piano infili un dito. Mi sforzo di continuare, di concentrarmi sulle parole e non sulle tue dita. Hai questo, che sempre mi sorprendi in modi che non pensavo possibili. È un racconto nel racconto quello che mi stai facendo. Leggo di una ragazza che viene sedotta da uno sconosciuto e scopata attaccata al muro mentre questa ragazza viene toccata dolcemente da un ragazzo che non vuole altro che conoscerla a fondo. Finisco di leggere così, con te che mi stuzzichi, mi apri, mi accarezzi, mi masturbi.

Credo che la voce di velluto sia merito tuo” e sorrido, ripensando ai movimenti delle tue dita.
Vorrei sapere cosa c’è di vero e cosa no
Ahaha, tutti volete saperlo” e ti accarezzo la barba ispida.
Tutti chi,scusa?” E mi guardi scioccato. Rido.

Hardito

Il vibratore da dito? Hardito! Con un finger vibe puoi fare il solletico, accarezzare, fare i grattini e insinuarti nei punti più piccoli e nascosti del corpo. Come diceva la pubblicità di una nota patatina: "Se non ti lecchi le dita, godi solo a metà"!

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Beh, ti è piaciuto?” In tutta risposta mi prendi la mano e la appoggi sulla tua erezione. È la risposta che volevo, e adesso ho una voglia assurda di baciarti e leccarti. Appoggio la lingua sulle tue labbra e ci passo sopra da parte e parte. Hai le labbra cosi piene, tutte le volte che mi baci le mie scompaiono nelle tue. Ma ora voglio solo gustarti e così lo faccio. Servile e regale come una regina, passo la lingua sul tuo mento, sulla barba ispida e poi sulla gola. La mia mano è ancora sulla tua erezione e inizio a muoverla. Piano, voglio che sia chiara ogni mia intenzione. Intanto prendo la tua e me la appoggio di nuovo tra le gambe. Voglio che sia chiara anche la tua voglia.

Dimmi se eri tu”, vuoi sapere se l’ho fatto davvero, se la Margherita del racconto sono io. Se è vero che mi sono fatta attaccare al muro da uno che non conoscevo. Mentre vuoi sapere continuo a toccarti e tu ad aprirmi le gambe. La mia mano si alza e si abbassa a volte stringendo a volte accarezzando ma senza fermarsi, passo il pollice sulla punta e la sento umida. Una goccia dolcissima che esce.
Se ti dicessi di sì cosa penseresti di me?” E mentre te lo chiedo lecco quel miele colato sulla mia mano. Mi inchiodi con uno sguardo, e aumenti il ritmo delle dita.
Non mi interessa cosa hai fatto e con chi. Adesso sei mia” e mentre lo dici sostituisci due dita con quello che di più voglio adesso. Te.

Margherita
2020-05-25 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2018/12/sei-bella-1.jpg