SANDRA

Dopo la doccia metto l’acqua profumata dei coloniali, il mio profumo dalle note legnose e speziate, poco trucco.

Indosso il completo di Calvin Klein che ti piace, i pantaloni morbidi neri, una maglia nera e la giacca sopra.

Ti vengo a prendere.

Tu sali in macchina.

Sento il profumo di rosa che riempie l’auto.

Tu sei stupenda: rossetto rosso, capelli appena fatti, il mascara e i puntini sotto gli occhi che adoro.

Hai il vestitino glitterato con quello spacco inguinale che lascia poco spazio all’immaginazione.

Ti bacio. Dopo quasi due mesi distanti.

Ti accarezzo i capelli senza però scomporteli.

Ti bacio il collo.

Sento il profumo che mi inebria.

Mi prendi la mano. Le nostre dita si intrecciano. Si stringono. E piano piano me la appoggi sul tuo sesso.

Sei senza mutandine.

Mi eccito. Ma ti blocco. Sotto casa tua non é il caso..

Andiamo verso il ristorante.

Entriamo.

Tu sei tutta un fuoco.

Lo sono anche io, ma dobbiamo aspettare…

Il cameriere ci fa accomodare al tavolo, ordiniamo ostriche, salmone al pepe rosa e una bottiglia di Franciacorta.

Ci guardiamo, ci raccontiamo, ci provochiamo, facciamo l’amore con gli occhi.

La luce è soffusa. I tuoi piedi mi sfiorano le gambe, sotto il tavolo.

Non riesco a distogliere lo sguardo dal tuo collo: lo vorrei mordere.

Mi chiedi di accompagnarti alla toilette. Non posso che accettare, con un leggero imbarazzo.

Chissà cosa penseranno gli altri commensali.

Me ne frego. Entriamo in bagno, tu per prima, io chiudo la porta, dietro di me, violentemente……

Ti attacco al muro. Con una mano ti tengo ferme le mani in alto. Con l’altra ti accarezzo tra e gambe. Tremi. Ti stai bagnando.

Lo eri già, ora di più.

Ti faccio venire una volta, due, tre..

Alterno baci sulle labbra e baci sul collo. Intravedo i tuoi capezzoli turgidi.

A quel punto entro dentro di te, prima piano poi sempre più velocemente.

Ad accogliere le mie dita il calore, la morbidezza, i tuoi umori.

Sei perfettamente lubrificata. Non è difficile penetrarti. Tu godi. Hai gli occhi chiusi. Le labbra aperte. Sembri un disegno di Milo Manara. Sei erotica. Mi scoppia la testa. Voglio ancora di più, ancora più orgasmi.

Un climax di emozioni. Ti manca il fiato, mi manca il fiato.

Lascio le tue mani. Ti giro. Ti faccio inarcare. Sei davanti a me. Aperta. Ti prendo i capelli, mi slaccio i pantaloni.

Non penso te lo saresti aspettato e a me piace stupirti sempre: indosso “lui”, il mio arnese, la mia appendice.

Giri il viso verso di me, sorridi maliziosamente e io ti penetro con più ardore.

Sento stringere, ad ogni colpo, le cinghie in pelle sui fianchi come se dovessero entrare nelle carni, sento sbattere la base del fallo sui pube, mi fa male ma continuo.

Mi implori di non fermarmi.

E chi si ferma? Non ci penso nemmeno.

Tu inizi ad accarezzarti il clitoride, inumidendoti le dita, fino ad avere l’ennesimo orgasmo….Io non ce la faccio più. Mi sento esplodere.

Mi sento completamente fradicia.

Vorrei tantissimo che ti inginocchiassi davanti a me, basterebbero pochi minuti, ma.. non possiamo star in bagno tutto il tempo.. non trovi?!

Torniamo a sedere al tavolo..

Arrivano le ostriche. Ne prendi una in mano e la succhi avidamente guardandomi dritta negli occhi… e così fino a finire il piatto.

Ti piace provocarmi. Io cerco di concentrarmi e finire il mio filetto di salmone al pepe rosa senza destare sospetti..”

Jennifer

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2020-05-25 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2020/04/LingoAsset-2-1.jpg