Perdono

Avevamo litigato via WhatsApp ma ti sei reso conto di aver sbagliato a ferirmi con le parole e mi hai inondato di chiamate senza risposta e di messaggi in cui implori il mio perdono. Io non ti ho risposto. Sento il campanello, mi incammino verso la porta e la apro. Sei tu che mi implori di perdonarti, sei lo stesso che qualche ora prima mi prendeva a parole, mi chiedi perdono per lo sbaglio commesso, mi dici che non volevi ed eri già nervoso di tuo.

Per me è tutta una scena, non ho voglia di vederti, tento di chiudere la porta dietro di me ma tu la blocchi con il piede ed entri anche se volevo che te ne andassi. Mi prendi per il polso per poi sbattermi contro muro e darmi un bacio potente. Stacchi le tue labbra dalle mie e mi chiedi di perdonarti perché sei stato uno stupido e non volevi dirmi quelle cose, che sono fantastica, ma io non ti credo affatto. Cerco di allontanarti ma poi mi sbatti di nuovo contro il muro e mi blocchi le braccia. Volevo scappare da te ma poi ti avvicini al mio orecchio e mi sussurri di perdonarti con una voce profonda, sai quanto mi fa impazzire.

Inizi darmi piccoli baci sul collo mentre io ti dico di no e ancora no e poi quei baci si fanno intensi e tra un gemito e l’altro ti dico di non smettere e tu non smetti fino a quando decidi di scendere verso i miei seni coperti solo dalla maglietta bianca aderente che ti piace tanto. Inizi a dare dei piccoli baci da sopra la maglia per poi liberare le tue mani e appoggiarle su di loro per accarezzarli meglio. Li senti belli sodi e i capezzoli sono così turgidi che decidi di succhiarne uno da sopra la maglietta, non lo avevi mai fatto ma è bellissimo, ti dico di continuare così, ancora. Mentre mi stuzzichi mi guardi gemere e non resisti, la tua bocca vuole la mia e la mia desidera la tua, iniziamo a baciarci con passione, con le nostre lingue che si scontrano e le tue mani che mi accarezzano la schiena da sotto la maglia. Poi ti fermi e mi chiedi se sei perdonato e per quanto sono eccitata in questo momento ti dico solo si, scopami e ti perdono.

Di fronte alla mia risposta sorridi, mi prendi in braccio e mi porti in camera da letto, mi fai sedere sul letto e mi sfili la maglietta. Resto con addosso solo le culottes di pizzo ma il tuo sguardo cade sul mio nuovo giocattolino. Mi domandi cosa ci fa un gelato nel mio letto e ti rispondo che quello non era un semplice gelato. Vuoi vedere qualche giochetto che faccio? Tu mi dici sì, lo prendo e inizio a leccarlo come fosse un vero gelato, passo la punta sulle labbra finché voglio farti davvero impazzire e me lo infilo tutto in bocca. Tu sei senza parole e anche un po’ geloso, vorresti che succhiassi altro al posto del mio giocattolo, mi chiedi di smettere e abbassandoti i pantaloni mi dici che ora tocca a lui.

Ti sdraio sul letto e ti spoglio del tutto, prendo in mano il tuo pene e inizio a passare la punta sulle labbra per poi baciarla e leccarla un pochino. Lo infilo in bocca e inizio a darti piacere, mi piace da impazzire e ti sento pian piano gemere, continuo a succhiartelo per bene fino a che non ho fiato e decido di staccarmi un attimo mentre te lo lecco su e giù. Mi domandi se mi piace e io annuisco, decido di continuare lanciandoti degli sguardi sensuali mentre tu godi. Ad un tratto mi stacco da te e mi alzo in piedi. Mi domandi che faccio e per risponderti mi sfilo le culottes e te le appoggio sulla punta del tuo pene. Lo prendo in mano e inizio a masturbarti prima piano e poi velocemente, la mia idea ti piace così tanto che godi sempre di più e continuo fino a quando il tuo liquido caldo invade le mie culottes.

Sei senza parole, io ti sorrido e ti dico che ora tocca a te, mi sdraio e tu ti alzi in piedi ancora più eccitato, dici di voler giocare un po’ con il mio gelato e con me. Lo accendo, apro le gambe e tu decidi di farmi impazzire strofinando la punta sulla mia vulva su e giù. Inizio a provare piacere ma non è abbastanza, ti chiedo di aumentare la vibrazione e tu lo fai per poi infilarlo dentro di me e masturbarmi per bene, prima piano e con l’aumento della vibrazione ancora più forte e ancora più forti sono i miei gemiti. Decidi di liberarti di lui e di farmelo leccare per farmi sentire il mio sapore, poi scendi ad assaggiare i miei umori. Sento la tua lingua su di me e mi fa ancora più impazzire, ti tengo la testa tra le cosce perché non voglio che tu smetta, ma decido di liberarti poco dopo perché voglio essere posseduta da te.

Ti dico chiaramente di scoparmi, voglio sentirmi più tua, voglio il tuo pene bellissimo dentro di me. Tu non esiti neanche un attimo e ti infili in me. Mi tieni per le caviglie e inizi a scoparmi dolcemente, sento i tuoi occhi su di me mentre godo. Per te i miei gemiti sono un dolce suono ma non sono abbastanza, vuoi sentirlo sempre di più, esci da me e mi fai mettere a carponi penetrandomi di nuovo. Vai ancora più a fondo, i gemiti si fanno intensi mentre mi scopi più forte tenendomi per i fianchi, mi fai impazzire davvero, gemo così forte che quasi mi manca la voce e quando mi dici che stai per venire ti chiedo di farlo sui seni come piace a me.

Lo sai che mi fa impazzire, esci da me, ti alzi e io mi metto seduta sul letto, per poi sentire il tuo liquido caldo sui miei seni. Con le poche forze che hai mi chiedi se sei perdonato e io ti rispondo di sì, che dovremmo fare pace così più spesso. Entrambi sorridiamo e poi vado a farmi una doccia, ma quando torno tu non ci sei più. Ho ricevuto il tuo messaggio dove mi chiedi scusa, dici che sei dovuto scappare per un impegno urgente ma che in qualche modo ti farai perdonare. E io so già che ne varrà la pena.

2020-06-10 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2019/06/perdono-evidenza.jpg