Lilibeth

Lilibeth è una di noi. Quando cammina per strada lascia un profumo di mela e talco, innocenza e seduzione. È sempre di corsa. Sorride innocente, Lilibeth, con quella bocca che promette gioia a chi la sa guardare con interesse e golosità. 

Lei fa parte della nostra comitiva da sempre. Ci conosciamo da dieci, forse quindici anni. Insieme abbiamo scoperto il primo rossetto, abbiamo marinato per la prima volta la scuola e fumato la prima Marlboro. Lilibeth è la più amata. Non è una rivale per nessuno ma un’amica sincera e leale. Se hai un problema vai da Lilibeth perché lei sa capirti, consigliarti e aiutarti.

 

Non ero preparata agli eventi di quella sera indimenticabile. Giorgio aveva organizzato una festa nel suo casale di campagna. Luglio era alle porte, le sere erano profumate e limpide. Le nostre giornate erano fatte di studio e paura per gli esami della sessione estiva.  

Arrivo un po’ in ritardo e mi accorgo che ci siamo soltanto io, Lilibeth e i tre ragazzi più carini della nostra comitiva. Giorgio mi si avvicina, mi dà un bacio sulla guancia e mi porge un bicchiere. 

Laura sei più bella del solito” mi dice.

Non mi sono mai considerata bella però stasera vedo che gli occhi dei miei amici scendono lungo la mia schiena, il mio seno sodo, le mie gambe. Mi piace questa sensazione, mi sento speciale. Lilibeth mi viene incontro sorridendo. Ha le labbra di un rosso scuro, quasi nero. Le dovrebbero vietare per legge quelle labbra. Sono state le protagoniste della mia adolescenza inquieta, delle mie dita che trovavano la fica umida al solo pensiero di Lilibeth che giocava con i miei capezzoli. Ho goduto miliardi di volte pensando di fare l’amore con lei. Ogni volta però, raggiunto l’orgasmo, mi pentivo per aver pensato queste cose della mia cara e vecchia amica, così candida e pura.

Mi allontano per andare a prendere dei bicchieri in cucina. Quando torno l’atmosfera è cambiata. Al centro del divano, Lilibeth si è trasformata in una padrona vogliosa. I ragazzi le sono accanto. Giorgio la bacia e gli altri due le toccano i seni attraverso la maglietta. 

Siediti davanti a noi piccola Laura” mi sussurra con la voce resa roca dalla passione “e goditi lo spettacolo“.

lilibeth

Occhi, mani, schiene, bocche: un groviglio di umori, sapori e movenze che hanno una sensualità primordiale e atavica. Mi accendono qualcosa dentro, proprio al centro della mia femminilità. Dovrei essere sconvolta ma sento avanzare prepotente e golosa la mia dea del sesso. Voglio guardare, voglio sentire esplodere i miei sensi.

Lilibeth inizia a pompare il cazzo di Giorgio. Mugola come una cagna in calore e se lo infila fino in gola, succhiando con voracità. Gli altri due le leccano la fica e le tette. Lei si è trasformata in un piatto prelibato. Ognuno di noi vuole assaggiare. 

Apri quelle gambe Laura, fammi vedere la tua fichetta, lo so che ti sei toccata molte volte pensando a me” mi dice. 

E io apro, mi tocco, affondo le mie dita nel mio paradiso umido, cercando un sollievo a quella voglia improvvisa di verghe dure da succhiare, da scopare e della fica della mia amica da leccare.

Lilibeth si avvicina mentre i tre ragazzi si siedono sul divano nudi, menando il loro cazzo. Sembra si stiano preparando a uno spettacolo. E spettacolo sia allora. 

La bacio, trovando finalmente quella lingua che sa di mela e di talco, di promesse e di godimento allo stato puro. Ci stendiamo sul tappeto, davanti a loro. Mi lecca vorace, i miei capezzoli stanno per esplodere. Li morde, li succhia, li strofina contro i suoi.  

Mi fa allargare le gambe e uno dei ragazzi le passa un frustino. Le frange mi accarezzano la pelle, mi solleticano i peli del ventre, sono gentili, quasi confortanti. Mi lecca la fica, la sua lingua è dura, sembra quasi un cazzo. Sa dove andare, sa cosa toccare la mia Lilibeth. Grido, ansimo e sento addosso a me l’eccitazione dei ragazzi. Mi fa girare, mi mette a novanta e quel frustino che prima mi accarezzava delicatamente diventa uno schiaffo sul culo, potente, vibrante, famelico.

Vediamo se ti piace anche il cazzo mia dolce Laura” sogghigna la mia amica. 

Giorgio mi mette sopra di lui e inizia a scoparmi. Andrea mi infila il cazzo in bocca e io godo sentendomi finalmente libera di usare il mio corpo, senza costrizioni, senza tabù. Lilibeth mi guarda mentre scopa con Francesco, e mi dice che sono bella come non mai. 

Sento l’orgasmo arrivare veloce. Giorgio si toglie e mi viene addosso. Andrea mi riempie la bocca con il suo sperma. Mi piace, mi sembra il più goloso dei nettari.

Lilibeth mi viene vicino e mi sussurra come se niente fosse: 

A che ora abbiamo lezione domani?”  

Mia cara, tenera, spregiudicata Lilibeth. 

2018-07-09 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2018/07/lilibeth-evidenza.jpg