La luna piena

Mi avevi dato appuntamento in un bar del centro storico per un caffè nel pomeriggio. Già immaginavo noi due seduti al tavolino all’aperto, io col mio vestito nero a fiori gialli e fucsia, l’aria fresca che accarezza leggermente i nostri corpi, le nostre mani che si sfiorano per sbaglio mentre prendiamo il menù, gli sguardi curiosi di chi non sa come andrà a finire.

Annulliamo perché non si può. Tutti a casa – è deciso.

È sera e sono davanti alla finestra di casa che osservo la luna piena che illumina la città deserta e muta, avvolta in una atmosfera surreale. Mi scrivi: “Cosa fai di bello stasera?”. E io ti rispondo: “Mi diverto in compagnia di me stessa”. “E come?” Mi chiedi. “Prima ballo; poi… mi scopo” faccio io.

Mi trucco gli occhi con la matita a effetto smoky. Mi guardo allo specchio e ammiro il mio bel viso e le labbra carnose. Raccolgo i capelli in una coda e indosso i miei jeans aderenti e una camicetta trasparente di seta blu annodata davanti. Sotto si intravedono le pinze per capezzoli legate con due catenine che si chiudono in un cinturino al collo. Potente e raggiante.

Scelgo una playlist e nel frattempo mi hai già riscritto che vuoi sapere cosa stia facendo. Ti rispondo: “Uno spogliarello”. Inizio a ballare al ritmo di musica rap, con le braccia sollevate verso l’alto mostrando il corpo sinuoso ondeggiando anche il bacino con movimenti morbidi mentre guardo allo specchio questo incanto. E uno… e due… e tre… scendo giù col bacino e le cosce aperte con le mani che accarezzano il mio corpo dall’alto verso il basso. La mia mano alza la camicetta scoprendo l’ombellico e poi sale per accarezzare il seno e stringere le pinze per godere di più. Ammicco l’occhio destro piegando il viso verso destra sorridendo e poi inizio a slacciare lentamente il nodo della camicetta. Via il primo bottone… via anche il secondo e poi anche terzo. Mi fermo e guardo la camicetta ora tutta aperta che lascia intravedere i seni e i capezzoli ormai turgidi. E poi la richiudo di colpo con entrambe le mani per giocare un po’ continuando a ballare col bacino che si muove avanti e indietro sempre al ritmo di musica.

Lascio scivolare i jeans a terra e mi giro lievemente per osservare il miei glutei tondi che fuoriescono dal perizoma nero. Infilo prima un plug anale e poi prendo un fallo e lo attacco alla base del lavandino dritto di fronte a me e inizio a giocarci strusciandolo sul clitoride, sempre così ballando mentre sposto il perizoma per mostrare la figa allo specchio davanti a me. Continuo a ballare e a strusciare il cazzo nella mia figa già tutta bagnata. E guardo l’immagine di me riflessa allo specchio mentre godo e scopo al ritmo della musica col fallo che scivola meravigliosamente dentro di me. Alzo la gamba e tiro via finalmente la camicetta blu e osservo allo specchio di destra la pelle lunare della mia schiena leggermente curva sopra i glutei che si muovono sinuosi avanti e indietro cercando il cazzo con le cosce semi-aperte.

E poi davanti osservo il mistero che si compie nell’immagine incantevole che ho di fronte: i miei occhi semichiusi, la bocca lievemente aperta, il viso che si abbandona lievemente all’indietro per mostrare il mento e il collo col cinturino che stringe, le clavicole che si aprono, i capezzoli turgidi che spingono i seni verso l’esterno, il bacino che si rilassa e si apre, le braccia tese con le mani salde sul lavandino che spingono per non perdere il ritmo.

Prendo un vibratore e lo appoggio sul clitoride per godere di più finché sento la mia figa bagnatissima che si contrae fortissimo in un vortice di energia liberatoria.
Adesso con le mia dita inzuppate vicino al naso sento estasiata l’odore del mio profumo inebriante e gusto con la lingua la dolcezza succosa che sa di me.

La dolcezza, la luna piena, il profumo vero.

IG: @lestoriediclarapat

2020-07-14 MySecretCasehttps://www.mysecretcase.com/static/frontend/MSC/mysecretcase/it_IT/images/mysecretcase-shop-online-piacere-donne.svg https://blog.mysecretcase.com/wp-content/uploads/2020/06/pexels-photo-1920.jpg