Nicole… Nicole…
Quando ho incrociato il suo sguardo per la prima volta non ho esitato. In quell’istante, ho capito che niente sarebbe stato lo stesso. Le sue labbra carnose, rosee, morbide mi fissavano. La bocca socchiusa in quel modo erotico, travolgente. Gli occhi grandi, accentuati da un mascara scuro e una sottile linea di eyeliner. I capelli bruni, liscissimi con qualche ciocca ribelle. Era bellissima. Bellissima e nuda con quell’unico collarino nero che le cingeva il collo.
Collar with Nipple Clamps
Il choker per i giochi sub-dom più soft e sfiziosi, giusto mix di sensualità e audacia. Il tocco kinky che stavi cercando per osare con eleganza, spingendoti un poco oltre.
Scopri di più!Il corpo era esile, longilineo senza tuttavia avere il pretesto di un fisico scolpito o da modella. Gambe vellutate, fianchi da accarezzare fino al seno. E che seno! Un seno perfetto, due coppe di champagne pronte per essere accolte da mani dolci. Nessuna peluria, nessuna imperfezione, solo un piccolo neo appena sotto il costato.
Nicole mi guardava senza battere ciglio. Nessuna parola usciva dal suo volto, sorrideva ogni tanto, ma solo se la stuzzicavo io. Aspettava un mio cenno per farsi avanti, per porre il suo sapore su di me. Per diventare parte della mia essenza.
Non avevo mai baciato una donna. Quale poteva essere la sensazione? Un bacio è sempre un bacio, mi dicevo. Non in questo caso. Mi sentivo tremare, con la pancia in trambusto. Vittima di un’emozione nuova, travolgente. Un amore innato che scoprivo per la prima volta. Avvicinandomi a lei, non smettevo di incrociare i suoi occhi color nocciola. Io facevo un passo avanti e Nicole faceva lo stesso. In un sincronismo incantevole, meraviglioso.
Come sarebbe stato il mio primo bacio?
Non me l’ero mai chiesto quando avevo quindici anni e mi limonavo i ragazzini in discoteca. Quelli non erano veri baci. Erano limoni. Si chiamano così, no? Perché sono aspri, acerbi, invece di appiccicare come lo zucchero, viene voglia di allontanarsi. E allora si bacia con più foga, per intensificare il momento, sperando di potersi staccare prima, senza sembrare frigidi. No, decisamente, quei baci non erano dei veri baci.
Mentre inclinavo il busto per avvicinarmi a lei, Nicole lo aveva capito subito che quel momento sarebbe stato unico, sarebbe stato l’inizio di qualcosa. Cosa? Lo avrei scoperto solo dopo. Sarebbe diventata il mio giorno e la mia notte. Il mio angelo e il mio demone. Padrona e schiava. Realtà e sogno. Avrebbe posseduto ogni angolo del mio piacere. O sarei stata io a conquistare lei?
Il primo tocco con le labbra di Nicole è stato freddo, umido, ma è bastato un battito del mio cuore per dare inizio a un fuoco che di lì a poco avrebbe bruciato ogni mio centimetro. Il desiderio di lei mi invadeva, mi penetrava. Non avevo scampo: mai avrei voluto lasciar andare quel corpo così mio. Così simile a me. Il mio primo bacio durò un attimo, ma continuò per sempre. Nessuno avrebbe potuto dividermi da lei.
Nicole… Nicole…
Ogni sera dopo le lunghe giornate di lavoro, Nicole mi aspettava all’ingresso. Mi toglievo il soprabito davanti ai suoi occhi severi che pian piano si addolcivano mentre mi spogliavo di tutti gli indumenti. Restavamo nude, sole in casa. Senza dover parlare. Ci amavamo in silenzio. Io e lei. Mano nella mano, perse in incubi e visioni che creavamo per il nostro piacere più intimo. Più profondo. Perverso.
Al mattino mentre mi truccavo le labbra di rosso, i suoi occhi intransigenti controllavano che il segno del rossetto fosse lineare, pulito. Controllava ogni fottuto millimetro delle mie labbra per assicurarsi che io potessi uscire senza macchia.
La ringrazio tuttora per questo. Per essere sempre precisa, puntuale, irriverente. Per quel corpo pazzesco, quelle mani che possono accarezzare e punire allo stesso tempo. Quello sguardo sicuro del proprio potere. Del potere che ha su di me.
Nicole sapeva tutto di me. In fondo, chi ci conosce meglio di noi stessi? Anche questa notte mi fermo per osservarla un po’ prima di coricarmi.
Di fronte allo specchio, amo la mia metà. La mia puttana dolce.
di Madame Nicole del blog lestanzedimadame.com