Un dessert molto eccitante per cena

Sto finendo di decorare il semifreddo alle fragole, depositando piccoli riccioli di ganache al cioccolato bianco lungo il bordo dell’estremità inferiore. È un lavoro che richiede concentrazione, precisione, e che mi rilassa, mi aliena rendendo la mente sgombra e lucida.

Giacomo prepara l’aperitivo per gli ospiti che arriveranno a momenti, si avvicina a me, prende le forchettine da sottaceti e lancia un piccolo bacio nella mia direzione, avviandosi in salotto.

Suonano alla porta i nostri amici: perfetti, bellissimi e scopabilissimi.

Ingoio la pasta ripiena osservando il ciuffo di capelli di Fabio, che si ribella al gel e scende sulla fronte, rivelando una sfumatura intrigante del suo carattere. Da quando mio marito me l’ha presentato, durante la convention di primavera, non ho nascosto una piccola e assolutamente controllabile attrazione per lui, per quel corpo alto e snello, per l’aria maledetta nonostante lo sforzo evidente di apparire mediocre.

Giacomo ha sempre trovato eccitante queste mie pulsioni, e nelle nostre fantasie abbiamo sfruttato tutti gli scenari possibili che includessero anche il suo collega e la biondissima moglie. Bevo il vino fresco senza contenermi, finalmente sento di potermi rilassare, concentrare solo sulla piacevole compagnia, finché mio marito non mi trascina in cucina. Ha una sorpresa per me: i nostri amici vorrebbero fare uno scambio di coppia, stasera.

Resto interdetta qualche secondo, sapevo che prima o poi sarebbe successo, è un desiderio comune per entrambi e non rappresenta un problema, ma applicato ad amici stretti? Sto ancora decidendo se sorridere entusiasta o se arrabbiarmi per non essere stata consultata prima, quando Carla entra nella stanza avvicinandosi, mette una mano sul mio culo e propone “se non ti va uno scambio potremmo scopare tutti assieme, scommetto che la tua figa è stretta e tonica, sei così sportiva, ci infilerei volentieri un paio di dita”.

Incasso questa proposta, diretta come un cazzotto in faccia, sorridendo. Nessun indugio, mi dico, e rispondo ficcandole la lingua in bocca.

Non diamoci regole, improvvisiamo”, sentenzio.

La trascino tenendola per mano fino al soggiorno, faccio cenno al compagno, rimasto seduto a tavola come un bambino ubbidiente, di seguirci nella zona notte. In camera da letto abbiamo anche una chaiselongue, staremo comodi e per chi desidera qualche momento di privacy c’è la stanza degli ospiti.

Giacomo mi osserva eccitato e incredulo, non si aspettava io prendessi il controllo della situazione come una padrona con gli schiavi, probabilmente ora aspetta che estragga frustini e manette. Magari la prossima volta, annoto mentalmente.

Please Sir Satin Flogger

Please Sir Satin Flogger di 50 Sfumature di Grigio è il frustino in nappa e vera pelle più amato della trilogia. Piccolo, sofisticato e maneggevole, sfiora e poi colpisce con elegante maestria. A voi la scelta se limitarvi ad un dolce solletico od infierire colpi su colpi per punire la sua impertinenza. Il tutto, sempre, con estrema eleganza.

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Faccio sedere Carla sul bordo del letto e, mentre la spoglio dolcemente, sussurro “facciamo vedere a questi due come si lecca una donna”. Lei geme visibilmente emozionata e apre le gambe offrendosi. Mi spoglio velocemente, per poter far ammirare il mio culo sodo ai due spettatori. Comincio a leccarle il clitoride, entrando e uscendo con le dita dalla sua figa che già inizia a sbrodolare. Alterno pennellate come se stessi mangiando un gelato a piccoli movimenti di punta, che la fanno sussultare e squittire. Mi incita gridando “ancora” e inarca la schiena per avvicinare l’inguine alla mia faccia, come se dovessi mangiarmela. Salgo su a leccare fino alle tette, al collo, ai lobi delle orecchie, alla bocca semi aperta e morbida, invitante. La bacio con trasporto, è delicata, sorprendentemente remissiva, la sua lingua segue la mia lasciando che sia io a dettare il ritmo.

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Giacomo e Fabio si slacciano i pantaloni ed estraggono i cazzi, non resistono davanti allo spettacolo e cominciano a menarseli. Decido di fermarli, altrimenti il divertimento finirebbe troppo presto, mi avvicino a mio marito, lo bacio e poi mi sposto verso Fabio. Gli levo la mano dall’arnese, mi inginocchio e me lo prendo in bocca. È molto più grande di quanto mi aspettassi, visto il corpo magro e longilineo. Non trattiene versi di piacere, mentre con le labbra scivolo su e giù sull’asta, usando la lingua per titillare la punta della cappella. Sento la sua mano che mi afferra i capelli, “voglio scoparti” spiega a la voce bassa; ha un tono brutale. Con la coda dell’occhio vedo Giacomo e Carla sul letto, non sono pronta a eccitarmi guardandoli, mi rendo conto, così mi concentro su questo maschio, oggetto di lunghe fantasie e lascio che mi lecchi i capezzoli, compia cerchi con la lingua attorno all’ombelico fino alla fica, al clitoride, al perineo, al buco del culo. Ha mani forti che mi toccano ovunque e dita abili che mi afferrano, come fossi una palla di bowling, mentre lecca e io vengo e vengo e vengo, tremo, eiaculo, e imploro di prendermi veramente. Mi gira a novanta ed entra, finalmente, facendomi sentire piena e placata. Il piacere sale di livello e gli chiedo di mettermi un dito nel culo.

Va bene troietta, te li sfondo tutti questi buchi stretti che ti ritrovi”, grugnisce al mio orecchio, mentre i capelli ormai sconvolti gli scendono senza ordine fino a coprirgli gli occhi. Non conto più gli orgasmi, ma sento che sta per sborrare e trovo la forza di guardare Giacomo; anche lui sta venendo, mi guarda e ci sorridiamo.

Madame Elizabeth del blog lestanzedimadame.com

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