“I poliamoristi sono ninfomani, egoisti, incapaci di amare e di prendersi le proprie responsabilità.” E questi sono solo alcuni dei miti sul poliamore, per questo vorremo fare chiarezza su cosa significhi essere poliamoros* e per farlo abbiamo iniziato da un sondaggio per i nostri iscritti. Ammettiamo con gioia che alcune risposte sono riuscite a soddisfare le aspettative, come per la più banale ma ancora non scontata “che cos’è il poliamore?”. Abbiamo visto che (quasi) tutt* sappiamo che il poliamore include relazioni sessuali e/o amorose, quindi non solo tresche ma anche profondi scambi intimi.
Abbiamo raccolto qui 5 dati di fatto sul poliamore che (forse) ancora non sapevi.
- Anche le persone poliamorose si impegnano
Essere non-monogamo non significa non-impegnarsi. Come vale per le sane relazioni monogame, una sana relazione poliamorosa si basa sull’evitare regole (non accordi, attenzione) e costrizioni, sulla comunicazione e sull’affetto e l’amore, ovviamente. Il 60% degli utenti pensa che i poliamorosi siano entità superiori, sprovviste del gene della gelosia e dell’insicurezza cronica. La questione, per i più, è a monte: “se sai di essere gelos* non diventi poliamoros*”. Ma, sorpresa: la gelosia esiste anche nel poliamore e va gestita nella relazione (o, se lo chiedete a noi, con un buon toy di coppia). - Il poliamore non è un nuovo trend
Sebbene recentemente se ne senta parlare di più e sia diventato un termine quasi di moda, il poliamore e le relazioni etiche non monogame non sono un fenomeno o un trend del momento. Il poliamore, come il sesso e l’amore, esistono da sempre, il poliamore non è un’invenzione dei social. E non è neanche coppia aperta o scambismo, come spiega bene Ayzad in questa intervista.
6 persone su 10, poi, pensano che chi è poliamoroso sia predisposto dalla nascita (boh!). Come ci ricorda la nostra amica @polycarenze, (che ringraziamo per averci aiutato a scrivere questo pezzo): ognuno può credere quello che vuole, ma ciò che la maggior parte dei diretti interessati pensa – e ciò che il buon senso suggerisce – è che non si nasca con nessuna inclinazione in particolare e che manchino le fondamenta scientifiche per poter affermare una predisposizione genetica al riguardo. - Ognun* ha il suo modo di vivere la poliamorosità
Avere più partner e amory contemporaneamente non sembra essere un’opzione praticabile nella nostra società forever monogama. I poliamorosi però esistono e lottano insieme a noi per ampliare l’idea di amore: sono persone che decidono di sviluppare relazioni intime, romantiche e sessuali con persone diverse, dove amore, rispetto e consensualità di tutt* i coinvolt* sono gli elementi cardine. Non sono persone che semplicemente “stanno con tutti”. In ogni relazione si può essere d’accordo (o meno) e trovarsi a proprio agio con i limiti e i gusti degli altri. Quello che in una relazione può essere considerato tradimento, può non esserlo in un’altra. - Si può anche cambiare idea sull’essere poliamorosi
È possibile che qualcuno voglia esplorare il poliamore, ma capisca poi che non fa al caso suo. Molte persone immaginano che il poliamore sia un’opzione più sicura a livello emozionale e sentimentale rispetto alla monogamia, ma la realtà è che potrebbe non esserlo. È importante ricordare che le persone spesso necessitano di cambiamento e, soprattutto, di comunicazione costante su cosa funzioni o meno nella relazione poli. Perciò è importante continuare sempre a esplorare le reciproche aspettative per rimanere sulla stessa lunghezza d’onda. - Consenso e comunicazione sono fondamentali
Ciò che rende etiche le relazioni non monogame, è il fatto di essere saldamente radicate al consenso reciproco. Nelle relazioni poliamorose si comunicano i propri bisogni in modo che la relazione possa funzionare e continuare in modo sano e rispettoso.
Un aspetto chiave del poliamore, infatti, è il consenso, e la pietra miliare del consenso è la comunicazione. Parlarne magari non sarà facile, ma non significa che non sia da fare. E poi si sa, le cose più complesse sono poi quelle più soddisfacenti.