Cosa sapere prima di avere una relazione aperta

Fiabe a parte, non c’è nessuno che non ci dica, da che siamo bambine, che dobbiamo cercare l’Amore, quello vero, quello che non ti fa dormire, che ti fa scalare le montagne. E che deve essere uno, l’unico e il solo, per sempre. Non va chiamato principe azzurro, quello no, e neanche anima gemella, concetto forse un po’ troppo superato. “Altra metà della mela”, al limite, o “compagno di viaggio”, se hai superato gli –anta. Tutto insomma concorre a farci credere che prima o poi troveremo l’incastro perfetto e che sarà tutto bellissimo o alla peggio molto tormentato, ma noioso no, quello mai. La noia è il Male. E se ti annoi e ti guardi attorno allora è perché non lo ami più e non amare è un peccato mortale perché l’amore è il motore del mondo. Nessuno che ci dica mai che stare insieme con qualcuno a lungo termine ha poco a che fare con l’amore, a meno che questo non significhi stima, lealtà, rispetto e capacità di divertirsi assieme. Che è un progetto razionale, seppur condito di entusiasmo. E che guardarsi intorno – e dirlo – potrebbe non essere un male. Quantomeno per non dover “tradire”.

Ecco allora che, in alcuni casi, la relazione aperta, cioè la relazione in cui non ci si preclude la possibilità di uscire e avere rapporti sessuali e/o platonici con altri qualora si presenti l’occasione, potrebbe essere la strada più onesta da percorrere. Non a caso, secondo Psychology Today, circa il 40% degli uomini e il 20% delle donne vorrebbe tentarla.

relazione aperta

COSA S’INTENDE PER RELAZIONE APERTA?

I tipi di relazione aperta sono tanti quanti i gradi di impegno e coinvolgimento: possono esserci coppie “standard” che si permettono amanti di volta in volta diversi; coppie in cui uno solo dei due partner ha una relazione extra-coniugale e l’altro no; coppie in cui entrambi hanno un’altra storia seria (e qui è più opportuno parlare di “poliamore”).

MA SE STAI TANTO BENE CON LUI/LEI PERCHÉ CERCHI ALTRO?

Il fatto di volere altro non vuol dire che quello che si ha non vada bene. Potrebbe andare benissimo ma non essere abbastanza, specie per chi cerca sempre stimoli nuovi ed è più avverso di altri alla monogamia. Certo, piacerebbe a tutti avere una situazione comoda e rassicurante da una parte ed una più adrenalinica e rischiosa dall’altra, ma per alcuni la scelta tra le due alternative è davvero vissuta come un sacrificio insostenibile. La necessità di guardarsi intorno, insomma, non va presa tanto come un affronto nei confronti dell’altro, quanto come una questione tutta personale. Che l’altro, ovviamente, ha tutto il diritto di rigettare.

QUINDI OGNUNO FA QUELLO CHE VUOLE?

No. Una relazione aperta per funzionare ha bisogno di regole. L’onestà sempre e comunque, ad esempio, o il fatto di dare priorità alla coppia consolidata piuttosto che alle avventure e agli amanti, come fosse un matrimonio a tutti gli effetti in cui entrambi o uno dei due sanno di potersi concedere delle scappatelle. Altra regola può essere quella di tenere sempre fuori “l’altro” dalla coppia o di doverlo necessariamente presentare, invece. Oppure di non uscire mai con amici o colleghi di vecchia data. La relazione aperta presuppone un grado di comunicazione e fiducia molto più alto di quello delle relazioni normali, da cui l’esigenza di essere chiari fin da subito.

COME LA METTIAMO CON LA GELOSIA?

Chi è già di suo eccessivamente geloso deve lasciar perdere in partenza. Per tutti gli altri, invece, un po’ di gelosia ci sarà sempre, soprattutto quando il partner mostrerà un coinvolgimento inaspettato nei confronti dell’altro/a. Gelosia però non corrisponde a senso di possesso, di cui la relazione aperta è del tutto priva. La condizione ideale è quella in cui entrambi i partner hanno un altro – così da sentirsi meno soli e trascurati – e non abbiano tra loro un rapporto di dipendenza. Il bello di questo tipo di rapporto è appunto la libertà di scegliersi quotidianamente, la certezza che se l’altro sta con noi è solo perché diamo valore aggiunto alla sua vita e non perché gli diamo sicurezza, appigli o sostegno economico.

COSA SI FA QUANDO ESCE CON L’ALTRO/A?

Immagina che sia andato a giocare a calcetto o che sia ad un meeting di lavoro e non pensare subito al peggio: non è detto che ci faccia sesso né che la serata sarà divertente. Concentrati su di te, sull’ultima stagione di GoT o sul tuo corso di kundalini yoga. Se sei di pessimo umore e un po’ troppo incline alla gelosia, esci anche tu, non fosse altro che per parlare con qualche buona amica. Se invece ti parte l’ossessione, domani è il caso di rivedere i termini della vostra “apertura”.

In generale, una relazione non-monogama di successo dà assoluta priorità alla comunicazione, all’apertura, alla collaborazione e al rispetto. Se questi elementi vengono messi in pratica giorno per giorno, il risultato sarà una relazione di altissimo valore. Ovviamente ci saranno momenti di apprensione, gelosia, rabbia e rifiuto, ma riconoscerli e parlarne insieme diventa un’occasione di crescita individuale e di coppia molto importante. E se ti senti insicuro/a, potrai sempre chiedere al partner di rassicurarti: in una relazione aperta – e onesta – avrai sempre la risposta che cerchi.

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