Un uomo e una donna stanno facendo sesso. Lui sopra, lei sotto, lui affonda, lei geme. Urla, ri-urla, ri-ri-urla. Nell’arco di un minuto lui viene e lei pure, insieme, nello stesso momento, l’orgasmo è evidente, spettacolare, soddisfacente, quasi sicuramente ne avranno altri. Ti sembra di aver già visto questa scena? Esatto, nei film. La realtà è un po’ diversa, e non perché le donne non siano capaci di avere orgasmi multipli, ma perché è molto improbabile che questo avvenga a causa della penetrazione e che essi siano tanto più frequenti quanto più lui spinge.
Chi ha detto orgasmo multiplo?
Il primo documento che riporta l’esistenza dell’orgasmo multiplo risale agli anni ’30, ma è solo negli anni ’60, con i sessuologi superstar Masters e Johnson, che si arriva ad una qualche statistica: ad averli erano il 15% delle donne. Un’analisi corretta di cosa succede nel cervello durante l’orgasmo femminile è stata possibile soltanto con l’avvento di strumenti diagnostici come lo scanner MRI e EEG, prima di allora, cioè almeno fino al 1991, ci si atteneva ai sondaggi su pazienti donne.
Cosa succede al corpo quando hai un orgasmo?
Oltre 30 aree del cervello, tra cui quelle che governano le emozioni e la gioia, rilasciano ossitocina, la sostanza chimica che regola il “legame”. I muscoli si tendono, il battito cardiaco accelera, il sangue scorre verso l’area genitale, il corpo è scosso da una sensazione di liberazione e piacere. A questo punto uomini e donne divergono: innanzitutto gli uomini vengono il 95% delle volte mentre le donne il 65% (le lesbiche, invece, l’86%).
E al cervello?
Subito dopo l’orgasmo l’uomo entra in un “periodo refrattario”, nel quale non riuscirà proprio a dare risposta ad un’eventuale stimolazione, mentre una donna, sempre che non l’abbia finto, prima si stabilizza e poi, dopo 2-3 minuti, è già in grado di raggiungerne un altro. Tutto questo sempre che l’ambiente, il partner e la conoscenza del proprio corpo aiutino (aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare dal momento che secondo Vincenzo Puppo, sessuologo di Firenze, le donne si riferiscono alla loro vagina come ad un “buco”).
Il documentario “Super-orgasm” ha rivelato che le donne che hanno più orgasmi presentano nel cervello onde alfa più lente rispetto alla donna media. I loro cervelli, insomma, sono più silenziosi e offrono più spazio al piacere.
Ma quindi da cosa dipende il fatto che una donna possa avere una serie di orgasmi multipli? È una questione anatomica, psicologica o puramente tecnica? Se la prima è da escludere, entriamo invece nel merito delle altre due. Perché sì, l’orgasmo multiplo si può imparare.
Come raggiungere l’orgasmo multiplo
Kim Anami, sex coach di fama internazionale ideatrice, tra l’altro, del kung fu vaginale, ha scritto molto sull’orgasmo come pratica attiva. E ci suggerisce un vero e proprio percorso “di apprendimento” per allenarci ad averne almeno due di fila.
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Controlla le tue emozioni
Secondo la Anami: “Costruire l’eccitazione e sperimentare più orgasmi in una volta sola è questione sì di tecnica fisica, ma anche di atteggiamento mentale. Gli orgasmi più profondi si raggiungono con uno stato di rilascio molto intenso: è importantissimo abbandonarsi e lasciarsi andare”. Se sei abituata ad avere il controllo su tutto, lavora sulla tua capacità di “mollare la presa”.
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Rallenta
La resistenza maschile è fondamentale per lasciare alla donna tutto il tempo di avere uno o più orgasmi. Il primo potrà arrivare anche dopo pochi minuti con la stimolazione clitoridea, il secondo durante la penetrazione vaginale, il terzo di nuovo con la stimolazione clitoridea abbinata alla penetrazione, ecc. Ovviamente per tutto questo possono volerci anche 30-40 minuti. E se lui è precipitoso, forse è il caso di rallentarlo con un anello vibrante.
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Goditi il tuo momento
Non avere paura di essere troppo egoista o che lui si annoi: per un uomo è eccitantissimo vederti venire più volte, anche perché pensa sempre e comunque che sia merito suo. Concediti il piacere di essere la protagonista indiscussa dell’esperienza sessuale, fatti guardare, toccare, massaggiare, per tutto il tempo che vuoi. Preoccupazioni come “ci sto mettendo troppo” o “forse ora tocca a lui” sono il modo peggiore per avere uno o più orgasmi.
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Trasformalo in un mago
“Per la maggior parte delle donne, le mani e la bocca del partner sono gli strumenti migliori per l’orgasmo, è quindi molto importante che sappia come usarle”, afferma Chris Rose, educatore sessuale di PleasureMechanics.com. Fagli vedere esattamente come e dove ti piace essere toccata prendendolo per mano o masturbandoti davanti a lui. “A molte piace la combinazione di cunnilingus + due dita dentro perché attiva sia il clitoride esterno che le sue radici interne”.
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Fai un bel respiro
Dopo il tuo primo orgasmo, prenditi un momento per goderti l’afterglow, il cosiddetto “bagliore post-sesso”, i secondi di rilascio della tensione e dell’ossitocina subito dopo il climax in cui ti senti felice e appagata. “Quando le persone si eccitano, tendono a trattenere il respiro o a respirare veramente male”, afferma la Anami, “Se pratichi una respirazione profonda e costante, ti rilassi, rimani concentrata, aumenti la potenza e la durata dell’orgasmo e la probabilità che questo si ripeta”.
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Mantieni la connessione
Al di là di cambiare posizione, ripetere la stimolazione clitoridea più volte e in modo diverso (con le dita, con la lingua, durante la penetrazione, prima stando sotto, poi sopra, ecc.), lasciarsi andare e respirare a fondo, un altro elemento imprescindibile è sforzarsi di rimanere connessi. “Mantenere il contatto visivo con il partner è sì faticoso perché ti porta ad essere più vulnerabile e aperta, ma è anche la chiave per sperimentare esperienze orgasmiche profonde”, spiega la Anami. La difficoltà sta tutta nel passare dal primo orgasmo al secondo, una volta raggiunto il quale la strada è tutta in discesa. Perché se dopo il primo non ti sei arresa ma sei andata avanti, il secondo, il terzo e forse anche il quarto verranno da sé. Se non ti viene, è normale, ci vuole pratica. E nel frattempo potete continuare a divertirvi insieme.
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