In principio fu l’orgasmo

Fino a quel giorno non aveva mai avuto idea di cosa potesse succedermi tra le gambe. Per un maschio è diverso: c’è un’erezione e quella parla chiaro. Il piacere è talmente ovvio che diventa un hobby quasi subito quotidiano: basta toccarlo quando si gonfia e via. Anche chi ha una vagina ha un’erezione clitoridea ma non è così evidente. E mia mamma non era certo il tipo da stare lì a spiegarmi certe cose.
Comunque, come tutte le cose più belle, accadde un giorno per caso.

Sentii qualcosa di liquido salire dalla patata.

Ero seduta sul bidet. Il getto dell’acqua del rubinetto mi colpiva la vagina. Ho sempre apprezzato il concetto del bidet, non solo per le sue applicazioni igieniche ma anche perché era un momento di relax e piacere: mi sedevo e lasciavo che l’acqua mi lavasse mentre leggevo i fumetti. Sentivo un solletico tra le gambe che mi stuzzicava. Ma non credevo così tanto. Il getto d’acqua infatti proprio quel giorno deve avermi stimolato il clitoride in modo tale da farmi provare il primo, inaspettato, potentissimo orgasmo.
Io rimasi assolutamente sbalordita e ansimante a domandarmi cosa fosse successo. Una volta compreso (o meglio intuito) quello che era successo, ritornai al bidet ogni giorno e il risultato fu che avevo la patata più pulita del pianeta ma mi sentivo comunque un po’ sporca.

Sebbene non venissi da una famiglia particolarmente puritana avevo già intuito che nessuno mi avrebbe applaudito per quel primo orgasmo e che era meglio tenerlo segreto. Anche qui, i maschi scoprono presto la masturbazione perché ne parlano. Io credo di aver cominciato a parlare apertamente con le mie amiche di masturbazione intorno ai 20 anni, ma penso che abbiamo iniziato a praticarla molto prima di allora.

La masturbazione non ha una grande reputazione in tutte le culture del mondo, molte religioni la considerano un peccato, alcuni si sono ingegnati perfino per prevenirla e le battute sul tema si sprecano: non solo si va all’inferno ma si diventa ciechi, pazzi e infermi. Poi praticandola si scopre che non succede nulla di tutto questo. Anzi, si impara a conoscere il proprio corpo in un modo completamente naturale. E piacevole.