Disabilità e sesso: sfatiamo qualche mito

Sessualità e disabilità: un diritto per tutti

Il piacere è un diritto universale? La risposta di MySecretCase è un sonoro sì ed è per questo che lavora instancabilmente: per includere tutti nella comunicazione sul sesso e sul piacere. Spesso si tende a escludere – per abitudine o ignoranza – le persone che hanno delle disabilità fisiche o soffrono di malattie croniche e debilitanti. Per noi è importante riportare al centro anche questi soggetti che – come tutti – hanno desideri, fantasie e…. orgasmi!

Abbiamo creato la campagna Disabile DesiderAbile per scardinare alcuni luoghi comuni sull’argomento e per dare spazio alle voci di chi vive tutti i giorni una disabilità ma vuole anche una sessualità aperta, sana e calda. L’obiettivo di questa campagna è di sostenere tutti i soggetti disabili nell’esplorare la propria sessualità, a coltivare il proprio desiderio e a sentirsi desiderabili, sempre considerando le loro specifiche circostanze.

Alcuni miti sulla sessualità e sulla disabilità

1 – Le persone disabili non hanno una vita sessuale: sebbene abbiano bisogno di un’assistenza e di un supporto extra questo non ne fa delle persone asessuate o senza desiderio. Con questa campagna vogliamo restituire visibilità alla sessualità delle persone con disabilità motoria o di altro tipo, attraverso il racconto delle loro esperienze.

2- Le persone disabili non sono desiderabili: sentirsi desiderabili è una sfida per molti di noi, a maggior ragione per chi rientra in una categoria sensibile o marginalizzata. I media ritraggono le persone desiderabili sessualmente in un certo modo, spesso stereotipato. MySecretCase propone invece una serie di ritratti per riaffermare con forza che disabile è anche desiderabile: una persona con una disabilità ha molto da offrire in una relazione emotiva e sessuale, proprio come una persona “abile”.

3- Il sesso è solo penetrazione: per noi è importante allargare il campo delle pratiche erotiche perché è facile scoprire come il sesso sia ben altro oltre che la penetrazione. Tutte le persone – con disabilità o meno – amano stimolare i propri genitali in altri modi e molti scelgono di stimolare altre zone erogene: esistono così tante stimolazioni, dalla masturbazione in solitaria a quella reciproca, passando per il sesso orale, anale, tantrico, non-genitale e con i toys.

4- Abili e disabili vivono il sesso in modo diverso: proprio per sfatare questo luogo comune intervisteremo persone con diversi gradi di disabilità per scoprire insieme che in realtà la sessualità è sempre un percorso in divenire, fatto di apprendimento, educazione e comunicazione, per tutti.

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