Verginità. Sei curiosa di fare sesso per la prima volta ma hai tanti dubbi. Non ti preoccupare, ci siamo passati tutti e abbiamo tutti qualcosa di speciale da ricordare, nel bene e nel male. Ecco alcune cose che è meglio sapere prima della tua prima volta. Parleremo al femminile, ma tu giovane maschio, non sentirti escluso. Sappiamo che anche per te la verginità è una questione abbastanza fondamentale.
Verginità persa, esperienza acquisita
Verginità: come dovrebbe essere
Verginità: no aspettative
Verginità: oltre l’imene c’è di più
Verginità: tutte le tue prime volte
Trucchetti per arrivare alla vostra prima volta impreparati e tranquilli
Verginità persa, esperienza acquisita
Che si parli di verginità maschile o femminile si parla sempre di perderla. Cosa si perde non l’abbiamo ancora capito visto che è proprio il momento in cui si acquisisce qualcosa che una persona vergine nel sesso ancora NON ha: l’esperienza. Non siamo qua per dire che la verginità sia una cosa “superata, demodé, un valore sciovinista perpetrato dal patriarcato”. Può essere: non siamo qui per esprimere opinioni al riguardo o dirvi se essere vergine abbia un significato specifico. Se per voi è importante essere vergine e non esserlo più segna il momento più sacro della vostra vita sessuale, ottimo. Se invece è una cosa che volete profanare in tutti i modi, siamo comunque con voi: il valore della verginità passa dalla vostra personale e soggettiva esperienza. C’è chi la vive come un fattore completamente privato e chi come come un rito di passaggio da raccontare ad amici e in famiglia. Per alcuni è semplicemente l’ingresso trionfale del pene in una vagina; per altri invece è il momento in cui si mostra nudo e vulnerabile di fronte a una persona, che ci siano due peni (nel caso della verginità anale o omosessuale), un pene e una vagina, due vagine, o un pene e un labrador. La vostra prima volta è stato un ditalino? Ok. Anche qui, a voi decidere cosa sia la vostra prima volta con il sesso. Sono soglie, e la vostra “prima volta” sarà solo la prima di tante altre nuove esperienze.
Verginità: come dovrebbe essere
Non sappiamo quale sia il modo “giusto” per perdere la verginità. Ci sarebbe piaciuto darvi la formula perfetta, ma sarebbe servita a poco, anzi a nulla. Comprendiamo l’origine di tutte le agonizzanti ansie che vi attanagliano, soprattutto quando si parla di verginità femminile: la gente ha un sacco di opinioni sulla verginità, la maggior parte molto superficiali. Se lo fai a 14 anni sei una z*ccol* mentre se sei vergine a 25 anni, be’ forse vuol dire che sei una sacrosanta sfigata e nessuno ti vuole. Sai quando lo puoi fare? Quando sei pronta. Ah, nota importante: essere pronta non vuole dire che tu non possa essere nervosa. Lo vuoi fare solo perché te la vuoi levare di torno? Top. Lo vuoi fare perché sei curiosa? Benissimo. Lo vuoi fare perché ti piace masturbarti e non vedi l’ora di provare con altri? Fantastico. Lo vuoi fare solo con la persona speciale e per te è un rituale di passaggio fondamentale? Questo è bellissimo. Io per esempio ho deciso che dovevo perderla perché si stava facendo tardi e avevo paura di essere l’ultima. L ‘unica cosa che mi dispiace ripensandoci è che sia stata una cosa piuttosto freddina tipo: “Hey tu, sì sì tu, vieni qua. Mi togli la verginità per favore che si sta facendo tardi? Grazie. Vuoi da accendere?” Ecco, tornassi indietro preferirei farlo con una persona con cui mi piace trascorrere tempo, divertirmi, ridere, vivere avventure con entusiasmo. Insomma cercate qualcuno con cui venga naturale e spontaneo esclamare con entusiasmo: evviva scopiamoo!
Verginità: no aspettative
Dopo tutti i nostri sondaggi sul sesso quello che possiamo dirvi è che forse non sarà una delle scopate più memorabili che avrete nella vita e che probabilmente sarà più forte il valore sentimentale (Se invece avete un orgasmo alla vostra prima penetrazione o atto sessuale vi preghiamo di scriverci subito). Per uscire un po’ dallo stereotipo penetrativo proviamo a immaginare la vita sessuale di una persona come un sole che sorge e tramonta: alle volte neanche ce ne accorgiamo ma il sole è già spuntato all’orizzonte. Così come magari neanche ce lo ricordiamo ma da piccoli ci strusciavamo il pisello o la vagina su qualunque superficie trovassimo, e già provavamo piacere. Intenso piacere, io me lo ricordo bene. Il sole è quindi lento a salire in cielo così come noi cominciamo piano piano a scoprire che il nostro corpo è pieno di zone piacevoli da toccare e accarezzare. Poi magari neanche ti ricordi quando ti sei eccitato la prima volta alla vista di un corpo, ma è successo. Anche gli occhi perdono la verginità, allora? Quando il sole arriva a mezzogiorno ha già scaldato tutto il pianeta: quando arriviamo a fare sesso – qualsiasi cosa sia per voi il sesso – abbiamo probabilmente già visto e fatto esperienza di tante cose nel mondo. Tutto è sesso: ogni esperienza dei sensi ci prepara all’esperienza del piacere e del sesso. Quindi non immaginate la perdita della verginità come un ✅ da mettere nella vostra to-do-list, ma piuttosto come un punto nello spettro di tutte le esperienze sessuali da vivere nel tempo che trascorrerete su questo pianeta.
Verginità: oltre l’imene c’è di più
Ok qui parliamo a tutte quelle che hanno una vagina: non si sanguina per forza. A parte il fatto che non si capisce cosa sia tutta questa eccitazione riguardo al sanguinamento. Sanguiniamo una volta al mese, ogni mese. Eppure non mi sembra che questo evento sia celebrato o atteso. (Mentre dovrebbe!) Eppure nel sesso con una ragazza vergine spesso si fa riferimento a questo evento speciale. Ci sono zone nel mondo in cui è addirittura dovere della donna sanguinare per provare di essere arrivata al matrimonio pura e intonsa. Comunque l’imene non è il sigillo di garanzia di una donna. È un tessuto che cresce e orla l’imbocco del canale vaginale, come una specie di ciambella. È già bucato. Altrimenti non potreste sanguinare durante il ciclo se non prima di “perdere la verginità”. E non è così. Alcune persone in effetti hanno un imene che ricopre tutta la vagina ma sono casi rari, che vanno infatti affrontati con un intervento chirurgico che permetta il passaggio del sangue mestruale.
Tutte le tue prime volte
La tua prima volta non sarà la tua ultima prima volta: arriverà la prima volta in cui il partner beccherà il buco giusto al primo colpo, la prima volta che avrai un vero orgasmo, la volta in cui avrai un orgasmo ancora più forte che non pensavi di poter provare, la volta che dirai che non hai tanta voglia, la prima volta che piangerai durante e dopo, la prima volta che verrai con una persona del tuo stesso sesso, la prima volta che ti innamorerai ancora più forte di quello con cui stai ora. Tranquilli, poi migliora dopo la prima volta: ma non DEVE per forza essere dolorosa o per forza imbarazzante. Cogli il meglio dal fatto che stai scoprendo qualcosa di nuovo, non qualcosa a cui devi arrivare preparata. È chiaro che conserverete dei ricordi speciali di quella volta ma magari non come pensate voi. Io l’ho fatto in spiaggia con uno appena conosciuto a una festa e ricordo di aver pensato due cose: la prima è stata, “hey ma è normale che mi ricordi tanto uno scrub?”. E la seconda: “ma davvero è sta roba? Nei porno sembrava meglio“. Da lì in avanti ho avuto decine e decine di nuove prime volte, una più bella dell’altra (E anche qualche episodio scarsino, ovvio).
Trucchetti per arrivarci impreparati e tranquilli:
– masturbatevi tanto prima: masturbarsi da vergine è il modo giusto per conoscere il corpo e il piacere. Per chi ha una vagina un vibratore come il rabbit è il toy perfetto per capire se si ama la stimolazione clitoridea esterna o quella intensa vaginale. Conoscere il proprio corpo è il modo più bello per avere più fiducia in se stess* la prima volta. Per alcune è utile anche per esempio toccarsi il clitoride durante la penetrazione, perché magari sanno già che questo le aiuta a provare piacere.
– un pochino di sicurezza: in voi stess*, nell’altro, nella vita. Certo che non saprete come farlo, ma su alcune cose andate sul sicuro. gluteiFatelo con con qualcuno che vi piace e di cui vi fidate e assicuratevi di avere un paio di preservativi pronti. (Ti immagini rimanere incinta o prendersi una bella malattia venerea la PRIMA volta?)
– il setting è importante: una cosa molto carina è quando uno dei due si prende del tempo per organizzare una cosa superspeciale. Candeline, cena intima, oppure piumone in spiaggia o furgone in mezzo ai boschi.
– andate e lubrificatevi: la prima volta è comunque emozionante e – a meno che non siate completamente ubriachi – sarà normale provare un po’ d’ansia. Le persone con una vagina si lubrificano meno facilmente se sono in tensione: i rubinetti seguono l’andamento del cuore. Quindi: assicuratevi di fare lunghi preliminari affettuosi pieni di bacini, ditina, leccatine, massaggi per preparare il terreno. Ma tenete anche a portata di mano un buon lubrificante.
– piano piano: ricordate l’esempio del sole? Se sorgesse subito a mezzogiorno sarebbe strano e sgradevole. Quindi ricordatevi non siete lì per piantare chiodi nelle assi ma per vivere insieme un’esperienza di cui conserverete il ricordo tutta la vita. Nel bene e nel male.
– non prenderla troppo sul serio: perché dovreste scopare solenni in silenzio come se fosse la prima comunione? Potete comunicare, anche con una battuta. Ridere rilassa e migliora il sesso. Non vi piace parlare perché vi distrae dal rapporto con il vostro corpo? Ok, guardate l’altro e il linguaggio del suo corpo: se si muove in modo fluido e non rigido le cose vanno bene.
– tutto migliora con la pratica: prendi questa prima volta come un primo esperimento. Ma ti prego, non fare come me che ho fantasticato tutto il tempo di sbattere una mano sul vetro appannato come Kate Winslet in Titanic. Ecco, grande film, ma GRANDE CAZZATA: non ci credo che Kate Winslet sia venuta. Sono venuta più spesso io immaginando Leo di Caprio. Ma non lei. Non ci credo. Io, come vi ho detto, ricordo solo grandi scrub vaginali ma dell’orgasmo neanche la più pallida traccia. Ma poi chissenefrega se non c’è un orgasmo. Anzi se siete come me, chissenefrega dei sentimenti: io il mattino dopo, per una buffa convinzione giovanile, ero convinta di essere diventata una vera donna. Tanto poi ci ha pensato la vita a farmi cambiare idea. E ancora oggi sono qui a chiedermi chi sia una vera donna.
– sai cos’è la cosa più aggraziata della goffa e grezza prima volta? Le coccoline dopo. Abbracciarsi, farsi una doccia insieme, sentirsi tutti amorevoli e coccolosi. Anche se è stato decisamente brutto! Hey, siamo tutte creature emotive ed è bello ritrovarsi e toccarsi con tenerezza, dopo un’impresa così emozionante.
(Esperienza personale: se lo fai per la prima volta da ubriaca con uno sconosciuto a una festa, dimenticati le coccoline).