Ah, per fortuna che siamo donne, e non dobbiamo stare lì come gli uomini a preoccuparci delle dimensioni delle nostre parti intime! E invece no: là dove gli uomini si preoccupano della lunghezza, le nostre ansie si riversano sulla larghezza. Proprio così: il corrispettivo en rose del pene piccolo esiste, ed è la vagina stretta. Ma le dimensioni (della vagina) contano? In realtà no, vediamo il perché.
Esiste una dimensione giusta per il piacere?
Keep calm: la vagina stretta non esiste. Tenete bene a mente questa premessa essenziale, voi che pensate di avere qualcosa che non va tutte le volte che “lui” fa fatica a entrare. O meglio, non esiste una vagina troppo stretta rispetto a una vagina “normale”. E questo perché la vagina, semplicemente, è straordinariamente elastica, capace di stringersi ed allargarsi a seconda delle esigenze (esempio poco erotico ma sicuramente efficace: durante il parto il canale vaginale si estende fino a 10 cm di diametro). Quindi non esiste una larghezza giusta, quando si parla di vagina: semplicemente la larghezza non è un parametro che ha senso prendere in considerazione. Sappiamo quanto è lunga, questo sì: il canale vaginale (che va dalla cervice uterina alla vulva) ha una lunghezza che varia tra i 7 e i 10 cm, arrivando ad allungarsi fino a circa 15 cm durante il sesso (superdotati, smettetela di vantarvi: il vostro pene troppo lungo potrebbe persino dare fastidio alla nostra cervice). Per il resto, la vagina stretta è tale sono fino a che non si passa da una condizione di “riposo” all’eccitazione: in questa fase i muscoli vaginali si distendono, aumentano l’aflusso sanguigno e la lubrificazione. La vagina si “allarga” rendendo possibile la penetrazione.
Vagina stretta e vaginismo
Ma cosa succede quando, invece, la vagina non si “allarga”? Se i muscoli vaginali non sono sufficientemente rilassati la penetrazione può rivelarsi difficile o, in alcuni casi, addirittura impossibile. Può capitare a tutte (e capita più frequentemente alle ragazze e alle donne alle prime armi con il sesso) di faticare a lasciarsi andare, di avvertire dolore durante la penetrazione o di essere addirittura “impenetrabili”. Generalmente la giusta attenzione ai preliminari e il rispetto dei propri tempi permettono di superare questo ostacolo, ma non sempre è così. La contrazione dei muscoli vaginali che rende la penetrazione dolorosa o addirittura impossibile prende il nome di vaginismo. Il vaginismo è un disturbo che provoca la contrazione involontaria dei muscoli di perineo e vulva, cioè i muscoli che permettono l’accesso alla vagina, e riguarda l’1-2% delle donne. Le cause del vaginismo possono essere di natura fisica o psicologica, e la sua gravità può variare da lieve (con rapporti fastidiosi ma possibili) a grave (con completa impossibilità di iniziare la penetrazione). Se pensate che la vostra “vagina stretta” possa rientrare in questo quadro, rivolgetevi a uno specialista. Il vaginismo è un disturbo sessuale che si cura facilmente e con ottimi risultati e che non preclude la possibilità di vivere una sessualità serena e soddisfacente.
Fare sesso con la vagina stretta
Al di là del vaginismo, come comportarsi se la nostra vagina è troppo stretta in vista di un rapporto sessuale? Innanzitutto dovreste chiedervi se la chiusura della vostra vagina non è motivata da un rifiuto, più o meno consapevole, di quello che sta succedendo. Forse lui non vi convince granché, o forse in quel momento specifico non vi sentite completamente a vostro agio? La vostra vagina potrebbe saperlo meglio del vostro cervello: ascoltatela. Se invece siete sicure che le condizioni per fare l’amore ci siano tutte, per sbloccarvi da questa impasse la cosa migliore da fare è puntare tutto sui preliminari, in modo da essere sicure di essere eccitate al punto giusto per rendere la penetrazione possibile.
Vagina stretta e esercizi di Kegel
Dedicatevi ai preliminari che preferite, prendendovi tutto il tempo che vi serve. Munitevi di un lubrificante vaginale da usare sia per carezze hot preparatorie sia per facilitare la penetrazione e, se vi va, provate anche qualche gel eccitante con il quale cospargere vulva e clitoride. Imparate a riconoscere i muscoli pelvici e a farci amicizia: se sono così tenaci nel contrarsi potranno essere altrettanto capaci di rilassarsi quando serve! Gli esercizi di Kegel, nel vostro caso, potrebbero essere utili non tanto per tonificare il pavimento pelvico, quanto piuttosto per rendervene consapevoli e per saperlo “utilizzare” a vostro favore. Del resto, muscoli pelvici forzuti sono ottimi alleati per l’orgasmo vaginale!