Puro business? Sì. Festività commerciale senza alcun senso? Anche. Romanticheria per povere illuse? Può essere. E allora perché dargli così tanto credito? Perché qualsiasi giorno celebri l’amore – fossero anche tutti e 365 – è sempre un giorno ben speso. E poi chi ha detto che debba essere sempre essere rose e fiori? Può essere anche bastone e carota, meno melenso e più pungente, purché si parli un linguaggio d’amore condiviso da entrambi. Non dovete farvelo piacere a forza, ma cambiare prospettiva con queste 10 obiezioni a prova di nichilista si può.
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Anche se non hai bisogno di un giorno per ricordare a qualcuno che lo ami, è comunque un di più, come la panna montata sulla granita al caffè.
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San Valentino non deve essere per forza romantico.
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E non deve essere per forza rivolto alle coppie di fidanzati. Si è sempre parlato di “amore”, ma nessuno ha mai specificato “verso chi”.
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Puoi regalare un sex toy al tuo fidanzato senza sembrare un’assatanata perché l’amore dopotutto è anche Eros e ci sta.
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Ti rifilano cioccolatini ovunque e a prezzi scontati.
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È una delle poche occasioni all’anno in cui puoi farti avanti con chi ti piace o rifarti viva con un ex mai dimenticato (dopo compleanno e Natale).
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Ci sono le promo “2×1” in musei, cinema e persino treni. Nessuno tanto mai saprà che tu sei la frociarola e lui il tuo migliore amico gay.
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Sui Bellissimi di Rete4 in seconda serata fanno “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli, ogni anno dal 1970. Che se anche è un polpettone e lo sai a memoria, rimane comunque un grande classico, come “Pretty Woman”.
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È l’unico giorno dell’anno in cui puoi vestirti di rosa o indossare quell’orrida maglietta con le paillettes a forma di cuore che hai preso in saldo senza sentirti del tutto scema.
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È l’unico giorno dell’anno in cui puoi rivelare al mondo – che di solito ti conosce come una stronza acida – il tuo cuore di panna. Abbiamo tutti bisogno d’amore, in fondo.