Maggio 2014.
Sono in un’aula con 30 consulenti sessuali, di cui la stragrande maggioranza sono donne, nella quale un ginecologo presenta il suo ultimo lavoro di indagine a larga scala sulla sessualità femminile italiana. Siamo tutti attenti: non sono molti i lavori che riguardano l’eros in rosa, specialmente in Italia. Storicamente la sessuologia è una materia nuova e ci sono ancora molte questioni in sospeso: punto G? Eiaculazione femminile? Orgasmo clitorideo o vaginale? Qui tra sessuologi si parla di anorgasmia, ovvero dell’incapacità di raggiungere l’orgasmo. Quando, all’improvviso, si rischia la rissa.
Testare i test
Vi risparmio i dettagli tecnici, ma quello che dovete sapere è che formulare un test scientificamente coerente e affidabile è particolarmente difficile. Comporre le domande è difficile. Poniamo che vi venga posta questa domanda: Quanto spesso ti masturbi? E le seguenti possibilità di risposta:
1. Mai
2. Una volta all’anno
3. Una volta al trimestre
4. Una volta al mese
5. Sempre
Oppure queste possibilità:
1. Raramente
2. Una volta al mese
3. Una volta a settimana
4. Più volte alla settimana
5. Più volte al giorno
Capiamo come la nostra risposta (ad es. una volta a settimana) possa essere influenzata dal tipo di risposte proposte: avrò il coraggio di segnare sempre nella prima batteria di risposte? I test sulla sessualità sono particolarmente studiati presso le università perché sono estremamente difficili da redigere. Come possiamo misurare la sessualità delle persone senza far trapelare il nostro pregiudizio tra le righe? Come fare le domande giuste?
Le donne non sanno cosa vogliono
O forse noi non sappiamo come chiederlo. Se nei test si indaga l’orgasmo, la donna deve fare riferimento all’orgasmo masturbatorio o durante il coito? L’orgasmo durante l’atto sessuale penetrativo con un partner, è automaticamente da considerarsi vaginale? Non può essere dato dallo sfregamento del clitoride sul pube del compagno?
Eh – ribatte il ginecologo – ma così hanno risposto le donne: se è coitale allora è vaginale -.
Rissa sfiorata tra sessuologi
Ecco il polverone: le donne si scandalizzano. Ci sono psicologhe e psicoterapeute, ginecologhe e ostetriche, fisioterapiste: – Le donne durante il rapporto sessuale sentono la differenza tra un orgasmo clitorideo e uno vaginale! – esclamano furibonde – Ed entrambi sono possibili durate la penetrazione! – Ma no, i risultati dei test non lo confermano. – risponde il ginecologo con le sue evidenze scientifiche – Perché nessuno gliel’ha spiegato! – Ribattono inferocite le professioniste del sesso, prese da un’ondata di spirito femminista.
Da Freud al femminismo
C’è una grande confusione, in merito a questo argomento. E come sempre è colpa di Freud. Egli sosteneva che vi fosse una grande differenza tra i due orgasmi e che il clitorideo fosse un orgasmo acerbo e immaturo, mentre il vaginale fosse quello delle donne adulte e l’unico possibile. Fortunatamente, dopo aver creato sofferenze alle donne, questa idea è finalmente passata di moda. Dopo Freud giunse il femminismo. La Hite rilevò che il 30% delle donne raggiunge l’orgasmo vaginale, mentre il 70% avrebbe quello clitorideo che lei definì più specificatamente femminile in quanto indipendente da altri e più facilmente autoprodotto.
Altre teorie…
Kinsey: La vagina è insensibile, quindi non è possibile distinguere tra vaginale e clitorideo perché il vaginale non esiste!
Master & Johnson: Esiste solo un orgasmo!
Fisher: Una donna può riconoscere in sé diversi tipi di orgasmo…
Fox & Fox: Ogni donna prova orgasmi diversi in occasioni diverse!
Bentler & Peeler: La differenza non è data dalla zona interessata, ma dal fatto che durante la penetrazione la vagina risulta piena del corpo del pene e questo dà sensazioni diverse.
Singer: Esiste il vulvare e l’uterino che si verifica da una penetrazione profonda.
Granfenberg: …è il punto G a fare la differenza!
Pasini: esistono 5 tipi di orgasmo (clitorideo, vaginale, anale, uterino e del punto G) e noi uomini possiamo solo esserne invidiosi.
L’orgasmo femminile, il Pomo della Discordia. Aggiungo che è possibile provare degli orgasmi senza avere un contatto fisico, ma originati solo da fantasie mentali.
Come la mettiamo adesso?