Cosa non vi aspettereste mai di trovare nella lussuosissima Fifth Avenue di Tiffany, Sachs e FAO Schwarz in pieno Midtown di New York? Un museo del sesso, vero? E invece c’è, si chiama MoSEX e si trova a pochi passi dal Flatiron Building e dalla New York Public Library. È lì che proprio in questi mesi si sta tenendo un’installazione tra le più interessanti al mondo di arte esperienziale ed interior design: “Splendor in the grass”, la prima installazione cinestesica dell’olandese Studio Droog, specializzato in interni e design del prodotto. Si tratta di un surreale parco giochi per adulti a mo’ di campeggio psichedelico, in cui, all’interno di tende fluo, si possono mettere alla prova tutti i propri sensi attraverso diverse esperienze fisiche, visive ed olfattive che giocano sulla ricreazione di ambienti e situazioni evocative. Lo scenario forestale lascia così spazio ad un habitat sensuale in cui voci sussurrano nell’orecchio, nuvole profumate scorrono nel cielo e forni di ghiaccio si riscaldano all’aumento della temperatura basale, calando lo spettatore in una dimensione senza tempo.
Giocando con la complessità della sessualità, l’installazione trasforma il museo in uno spazio immersivo ed interattivo in cui ci si deve aspettare di utilizzare tutto il corpo. Le tende, infatti, costituiscono dei micro-ambienti progettati intorno al nostro rapporto viscerale con la natura e l’erotismo, evoluzione molto più sofisticata del cinema in “odorama” degli anni ’80. Se nell’allestimento di luci e scenografie, lo spazio è puro trionfo del postmoderno, il percorso sensoriale non è così riduttivo: il corpo ne esce effettivamente più ricettivo e pronto al piacere. A metà tra arte e design, “Splendor in the grass” non è che la metafora di un viaggio nella sessualità, nostra e di tutti, alla ricerca non tanto del piacere fine a se stesso, ma della conoscenza di sé. Un motivo in più per visitare New York e per innamorarsene, come abbiamo fatto noi, perdutamente.