Il bacio, questo gesto intenso e rivoluzionario alla base di ogni cosa, l’inizio e la fine di tante vite, il miglior modo di comunicare che esista al mondo. Provare a dirlo con un bacio: se invece di parlare, di chiedere, di litigare, di spiegare, bastasse baciare, vi rendete conto in quale meravigliosa dimensione parallela andremmo a trovarci (mononucleosi a parte, certo)? Eppure, nonostante tutto, anche nel nostro di mondo un bacio non è mai solo un bacio, contiene tutte le sensazioni e le paure di chi lo dà e di chi lo riceve. Contiene profumi, sapori, idee, parole taciute, istinti primordiali e progetti per il futuro.
Si ricorre ai baci quando i pensieri non servono più, quando le parole diventano superflue, quando si sorride e si piange, quando durante le urla di un litigio ci si interrompe di colpo e le labbra prendono il sopravvento spegnendo un incendio ed innescandone immediatamente un altro. Non si sa con precisione chi lo abbia inventato e quando, né si sa quando sia diventato di uso comune al mondo intero. È pur vero che le diverse culture intendono e praticano il gesto del bacio con diverse modalità (basti pensare agli eschimesi, che optano per uno strusciamento di guance e nasi). Ce ne parla nel dettaglio Linda Lou Paget nel suo irriverente ed interessantissimo libro dal titolo geniale “Fallo felice”, in cui oltre a descriverci tutte le tecniche sessuali per far gioire il nostro partner, distingue le varie tipologie di bacio, aggiungendo piccanti segreti ed utilissimi aneddoti per imparare a leggere e a giocare con i segnali delle labbra, lasciando il vostro lui senza fiato. Si narra che nel medioevo i cavalieri baciassero le mogli per valutare il tasso di idromele bevuto, o ancora che tutto sia scaturito dal gesto primordiale della madre che passa il cibo con la bocca al proprio bambino. Comunque sia andata, non ce lo immaginiamo proprio un mondo senza baci.
Pensate ai film storici del cinema sprovvisti di appassionanti baci. Cosa sarebbero? Un insieme di sentimenti rinchiusi in una pellicola senza sbocchi, un attesa infinita verso qualcosa che non esiste. Ma insomma quand’è che la bacia? Quand’è che…? Cos’è sto bacio? Boh. Un mondo senza due labbra che si sfiorano, due lingue che si incrociano, due menti che si uniscono, sarebbe come un barattolo di nutella che non si apre, e se mai si dovesse aprire, statene certe, sarebbe vuoto.