“Burning, burning, burning and nothing can cool me”: e se Elvis avesse avuto in mente un’ardente cistite anziché il suo Burning Love? Se fate parte del 20% delle donne che almeno una volta nella vita è stata afflitta dalla cistite, sapete bene che questa fastidiosissima infezione delle vie urinarie provoca un intenso bruciore vaginale unito a dolore quando si fa pipì. Ma se da un lato è purtroppo vero che per fisiologia noi donne siamo più predisposte ad ardere come novelle Giovanna D’Arco, dall’altro prevenire la cistite è possibile. Ecco come.
Che cos’è la cistite?
La cistite è una delle infezioni delle vie urinarie (IVU) più diffuse. Riguarda la mucosa della vescica e l’uretra, ovvero il “tubicino” che trasporta l’urina verso l’esterno. Si manifesta con sintomi specifici e distintivi come frequente bisogno di urinare unito a difficoltà e scarsità nella minzione (ovvero continui viaggi verso il bagno per poi fare solo poche gocce di pipì), bruciore vaginale, dolore pelvico, urine torbide, maleodoranti e talvolta con presenza di sangue.
Cistite: cause principali
La principale causa della cistite è di natura batterica, ed è imputabile al batterio Escherichia Coli. Si tratta di un batterio intestinale che, se entra in contatto con vagina e uretra, può risalire fino alla vescica e lì proliferare. L’Escherichia Coli è responsabile dell’85% delle IVU (ecco perché, come vedremo, è estremamente importante evitare i contatti tra ano e vagina, sia durante l’igiene intima sia durante il sesso). Altra importante causa della cistite è di natura meccanica: tradotto in parole povere, lo sfregamento dell’uretra durante il sesso. Non a caso questa infezione alle vie urinarie è nota anche come cistite da luna di miele o cistite del giorno dopo: il sesso è il responsabile n°1 delle cistiti abatteriche. Non sono prive di colpa, poi, tutte quelle abitudini o pratiche che indeboliscono la flora batterica vaginale, scudo naturale di ogni donna: dito puntato contro saponi intimi aggressivi, creme spermicide, dieta squilibrata e assunzione di antibiotici.
Perché la cistite colpisce di più le donne?
Perché una piaga biblica come la cistite riguarda più le donne che gli uomini? Non è il volere divino, ma la fisiologia. L’uretra delle donne è decisamente più corta di quella maschile (3-4 cm contro i 10-15 dell’altra metà del cielo), e questo già rende più facile la risalita verso la vescica dei batteri. Inoltre, l’uretra femminile è molto più vicina all’ano rispetto a quella maschile, e questo facilita ulteriormente il passaggio di batteri fecali da dietro a davanti. Soprattutto se non si sta attente e se la propria flora batterica è fuori forma.
Cistite: rimedi e prevenzione
Le prime cose a cui prestare attenzione per prevenire e curare la cistite sono proprio queste: ripristino della flora batterica (ovvero fermenti lattici a manetta, in particolare acidofili) ed estrema attenzione all’igiene intima. Che non deve essere troppo aggressiva, proprio per non alterare pH e flora vaginale, e deve evitare il contatto tra ano e vagina. Altri strumenti di prevenzione della cistite, super basic ma super efficaci, sono l’utilizzo del preservativo e del lubrificante (il primo protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili e dalle infezioni, il secondo azzera la frizione contro l’uretra) e il fare pipì subito dopo aver fatto sesso (per eliminare subito eventuali batteri dall’uretra). Una volta che i sintomi della cistite come bruciore a urinare e dolore addominale hanno avuto la meglio, invece, è importante ricorrere subito ai rimedi per la cistite più efficaci: bere molta acqua, assumere uva ursina o mirtillo rosso (è possibile trovarli in farmacia o in erboristeria) e, se i sintomi persistono, consultare un medico per iniziare una terabia antibiotica.