Ragazze, Bergman aveva capito tutto dalla vita, non c’è niente da fare. Nel suo capolavoro Scene da un matrimonio l’esplorazione dei rapporti tra ex dopo una lunga relazione e due figli è talmente illuminante e rivelatrice da fungere da vera e propria omnia enciclopedica sul tema. Insomma, se state attraversando una fase di confusione emotiva tale da riconsiderare un ritorno fintamente di fiamma con il vostro ex, guardatelo e pensateci un attimo su. Il punto è questo: non c’è nulla di oggettivamente giusto o sbagliato, soprattutto se si parla di rapporti umani, purché si abbia ben chiaro il motivo per cui ci si comporta in un certo modo o si provano certe pulsioni, insomma la parola chiave è consapevolezza.
Gli ex, sia vostri che di lui (quest’ultime soprattutto nei primi delicatissimi mesi di frequentazione), rappresentano da sempre un annoso problema: o perché avevate già pensato al colore del raso delle bomboniere nuziali e non accettate che la vostra storia sia già finita; o perché, nonostante li abbiate lasciati voi, vi siete ossessionate con l’idea di tenerveli buoni neanche fossero fedelissimi cani-pastore; o per un improvviso ed inatteso rigurgito di orgoglio per cui volete ostinatamente convincerli che non esisterà mai altra donna all’infuori di voi; oppure perché, ebbene sì, a letto erano dei grandissimi stalloni. Molto più spesso si tratta di tutte queste ragioni assieme.
Sia che la relazione sia finita da poche settimane o da anni, sia che siate ancora lì a riguardare ossessivamente le vostre foto a Santorini nel lontano luglio 2008 o al pranzo domenicale più noioso della storia con tutti i parenti di lui nell’entroterra irpino, sia che stiate cercando invano di spassarvela con un nuovo fidanzato, diciamocelo, molto meno dotato, il richiamo più che mai letterale dell’ex è sempre in agguato: eccolo infatti che vi manda un sms nel profondo della notte per farvi sapere che gli siete venute in mente, che ultimamente vi ha pensate molto e che non sarebbe male fare quattro chiacchiere con voi, così, in amicizia, senza malizia.
Balle. Ci duole trascendere nelle generalizzazioni, ma soprattutto quando si tratta di donne, ex e sesso, gli uomini non hanno neanche la benché minima idea di cosa sia il disinteresse. Questo non vuol dire che dobbiate gettare il cellulare a mare o che non dobbiate rispondere, ma sappiate che se scrivono è perché vogliono trombare. Detto questo, la palla passa a voi. A meno che non siate davvero innamoratissime del vostro attuale fidanzato, il vostro ex non soffra di impotenza o la fine della storia non sia talmente fresca da sperare in una riappacificazione, girate al largo da quell’uomo! Declinate l’invito con una scusa oppure spiegategli chiaramente che, per quanto il suo ricordo campeggi dolcemente nella vostra memoria, non è proprio il caso di un rendez-vous.
Certo, detto così sembra facile. Invece siete single, lui vi manca e paghereste oro per una sola ultima notte con lui, così, giusto per lasciarsi meglio. Allora gli rispondete con un tono un po’ incerto, insicure sul da farsi, di certo non ostili. A quel punto ecco che parte un botta e risposta incalzante che finisce con una data, un’ora ed un luogo precisi. Oh, che strana coincidenza, entrambi avete proposto un appartamento, il suo, un orario comodo, la sera, un giorno non troppo in là, domani. Alla prima notte di sesso con l’ex ne segue sempre un’altra e poi un’altra ancora, in un continuo senza fine che, se prima sembra leggero, spensierato e trasgressivo, al punto che non avete mai provato un’intesa simile quasi fosse voluta dall’alto (“stiamo troppo bene insieme, questo sesso ne è la prova, se ci siamo ritrovati sarà per un motivo”), dopo qualche mese diventa stantio, squallido e ripetitivo. Cominciate a chiedervi che senso abbia, dove vi porterà, cosa significhi per lui, cosa significhi per voi (“Lo amo o non lo amo? Che cosa sto facendo? Mi sono ridotta ad una semplice storia di sesso?”), dando inizio alla lunga fase delle pippe mentali.
La verità, con tutte le dovute sfumature, è solo una: lui non aveva altre oppure sì ma non ne poteva più, si sentiva solo, vi ha sinceramente pensate e vi ha gettato un amo che voi avete immediatamente raccolto. Questo non significa necessariamente che intenda rimettersi con voi né che vi ami ancora, ma, più semplicemente, che si sentiva solo. L’importante, comunque, non è pensare a cosa lui provi o meno per voi, bensì piuttosto a cosa voi vi aspettiate da questo tipo di sesso d’accatto: un sano rapporto di trombamicizia o la riconquista dell’ex? La quasi totalità delle donne risponde la prima per convincersi di essere forte, emancipata e disinibita, solo che poi finisce col ritrovarsi irrimediabilmente invischiata in un rapporto ibrido e labirintico da cui non riesce ad uscire a meno di innamorarsi, finalmente, di un altro o di essere lasciata per un’altra.
Per quanto la tentazione di ricadere tra le braccia di un uomo con cui avete familiarità sia intensa, provate a resistervi, ad essere coraggiose e a proiettarvi in avanti: troverete mille altri nuovi partner con cui condividere esperienze sempre diverse e possibilmente più complete e stimolanti, dove magari all’intesa sessuale possa unirsi anche tutto quello che al vostro rapporto precedente mancava.