Un caldissimo giovedì sera milanese, scopro che al Magnolia c’è una serata fighissima oltre ogni limite, Calippo Party. No vabbè, obbligatoria.
Avviso le amiche e in poco tempo siamo tutte d’accordo, si va. Appuntamento ai navigli per le 23:00.
Per una volta siamo tutte puntuali, facciamo due passi e arriva il momento di partire verso la succulenta meta danzereccia. “Andiamo con la tua macchina?” “No ma io sono venuta a piedi.” “Con la tua allora?” “Ma io sono con i mezzi.” “E tu?” “E io pure.” Perfetto, tre rincoglionite sprovviste di un qualsivoglia mezzo di locomozione. “Prendiamo un taxi?” No, non è possibile, il Magnolia è fuori Milano e per arrivarci dovremmo economicamente donare prima qualche litro di sangue. E allora? Che si fa?
Mi illumino. “Ragazze per rimanere in tema non c’è che una soluzione e si chiama Peppuccio”.
Ora, se non lo conoscete, sappiate che Peppuccio è il proprietario storico di un bar tabacchi ai navigli, una volta in zona vi basterà chiedere di lui. Sguardo da buono brillante, sorriso sguainato e baffo anni settanta che lo rende un uomo fuori dal tempo. Andiamo a bere una cosa lì e facciamo due chiacchiere, Peppuccio appena ci vede sfodera il suo regalo tipico che tanto stavo attendendo per rimanere in tema con la serata da succhiare. “Ohhh ecco le mie ragazze, ve lo posso offrire un lecca lecca?”. E certo che si!
Dovevate esserci, abbiamo riso una serata intera tra parole, battute, drink, buona musica e foto a raffica con il nostro buon Peppuccio. Ah, succhiandoci rigorosamente i nostri fantastici lecca lecca!
Temevamo che quella sera la cattiva sorte si fosse accanita su di noi e invece… Una frase del Dalai Lama all’interno del locale ci aveva confermato che “Nessuno è nato sotto una cattiva stella. Ci sono semmai, uomini che guardano male il cielo.”