“Anche un albero con il tronco così grande da non riuscire ad abbracciarlo ha inizio da un delicato germoglio.”
(Proverbio cinese)
E poi durante un fuoriporta al lago di Como mi ritrovo a passeggiare in un bosco dinanzi ad un enorme albero maestro, di quelli secolari con dei rami lunghi e possenti che hanno sfidato ogni sorta di tempesta e cambiamento. Lo guardo e immagino di danzarci sopra, a piedi nudi, magari con la pioggia che cade giù seguita dai raggi del sole.
Non resisto, salgo sul ramo più grosso e lo abbraccio stretto. L’emozione è unica. Mi viene in mente una vecchia frase che diceva: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi ti insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà.”
Infatti. Continuo ad abbracciare quel tronco millenario tanto da sentirmi minuscola. Poi arriva Marino, che fino a quel punto era stato in giro a scattare foto. Ne scatta una anche a me, sospira un attimo ed esclama: “E poi dite che le dimensioni non contano, eh?”