Non so voi, ma la vita sul pianeta terra di recente ha assunto tonalità da delirio apocalittico e io ho trovato una cura infallibile: la masturbazione meditativa.
Non è una stron*ata new age. E neanche una via di fuga facile. Ci sono molti nomi per questa pratica manuale in solitaria: meditazione erotica, meditazione orgasmica o tantrica.
Un orgasmo superiore
Molte ricerche sull’argomento (sì esistono diverse ricerche tipo questa) hanno riscontrato che il sesso meditativo, da solo o con il partner, risolve parecchi problemi come il calo del desiderio, problemi di autostima, ansia, traumi sessuali, disfunzioni erettili, vulvodinia e vestibulodinia. Senza dimenticare il fatto che una masturbazione meditativa ti pone al centro dell’universo e ti permette di trovare una nuova dimensione di presenza di spirito, nella sessualità e nella vita di tutti i giorni.
Il principio è semplice.
La masturbazione meditativa rientra sotto il cappello di sessualità mindful in cui la connessione corpo-mente viene applicata alla sessualità, all’intimità e al piacere.
Il principio è semplice: invece che concentrarti solo sul respiro come base degli esercizi di centratura e presenza, ancorati alle sensazioni di piacere che provi nel corpo per ritrovare una forte connessione tra mente e corpo. La masturbazione mindful ti aiuta a rallentare, staccare la mente dalle preoccupazioni e ritornare al momento presente. Ti permette di avere un atteggiamento curioso e aperto nei confronti delle sensazioni e provare una nuova esperienza masturbativa. Inoltre una solida pratica in solitaria ti permetterà di provare il sesso meditativo con il partner.
Alcune regole utili
Non ci sono regole. Ti diamo delle linee guida ma sono solo suggerimenti che devono passare il vaglio della tua esperienza. Nessun obiettivo da porsi:soprattutto l’orgasmo. L’unico intento è esplorare, scoprire, osservare, accettare e lasciare andare.
Scegli un giorno della settimana per farlo in cui non devi pensare a nient’altro e puoi dedicare molta energia al tuo piacere.
Scegli uno spazio sicuro e tranquillo. In sottofondo musica rilassante o ancora meglio, silenzio. Crea un piccolo nido comodo per il tuo piacere: cuscini e coperte in abbondanza.
Rallenta. Di più. Ancora di più. Respiri profondi, eccitazione lenta e graduale.
Prova questa respirazione semplice: inspira contando fino a quattro, trattieni dolcemente per quattro ed espira contando fino a quattro. Rimani presente e eviti le distrazioni.
Massaggia il corpo con una spugna o un olio da massaggio solido profumato per sentire l’effetto che ha sul tuo corpo e aggiungere anche una dimensione aromatica all’esperienza. Quando tocchi una parte del corpo senti se ti piace o meno, quale pressione preferisci, quale tipo di tocco.
Non andare subito nelle zone erogene: questo ti serve a percepire la differenza tra un tocco curioso e un tocco finalizzato unicamente all’orgasmo con i conseguenti pensieri carichi di aspettativa.
Esplora parti del corpo mai considerate prima: palpebre, incavo del ginocchio, retro dell’orecchio, caviglie, polso, gomito, inguine. Poi passa a vestibolo, cervice, prostata.
Calma la mente
Ti accorgerai che toccando certe parti del corpo stimolano pensieri e brusio nella mente: per esempio se la tua pancia è una fonte di disagio personale toccandola la mente si affollerà di giudizi, addirittura altre parti potrebbero risvegliare delle memorie traumatiche. Ci vuole coraggio, pratica e pazienza per conoscere la mappa del tuo corpo.
A questo punto, se ti sei data il permesso di esplorare, potresti essere in uno stato di rilassata eccitazione. Puoi procedere alla masturbazione vera e propria ma prova a rallentare ancora di più.
Sperimenta nuovi tipi di stimolazione se hai una vagina: piccoli cerchi lenti intorno al clitoride, sfregamenti in diagonale, sfregamenti da un lato all’altro, picchettamenti del cappuccio.
Se hai un pene stimolalo con due mani, prendendo i testicoli con la coppa della mano, premendo il perineo, usando la mano non dominante.
Ad ogni tocco lascia risuonare le sensazioni del corpo e ascoltale.
Puoi emettere suoni diversi per attivare i chakra (i diversi punti energetici): il più basso è nei tuoi genitali, il più alto sopra la tua testa. I suoni bassi attivano i chakra bassi, i suoni medi attivano lo stomaco e il cuore, i suoni acuti quelli più sottili, in alto.
Sperimenta e emetti i suoni che preferisci!
Toys da meditazione
Certo, i toys sono permessi nella mediturbazione se aggiungono sensazioni all’esperienza: dildi di vetro, wand, toys da sensazione come i succhia-clitoride e i vibratori. Sono tutti accolti nella meditazione. Usa il toy sulle parti non erogene: per esempio potresti passare il vibratore sull’addome su e giù respirando profondamente. Uno dei chakra è proprio nella zona del punto G: se usi un vibratore G-spot puoi toccarlo dall’interno: è un’esperienza da Nirvana!
Mentre raggiungi il climax continua a respirare invece che trattenere il respiro o respirare in superficialità: questo permette alle sensazioni piacevoli di espandersi in tutto il corpo e avere un orgasmo molto più potente e duraturo.
Se vuoi approfondire l’argomento goditi la diretta della nostra sessuologa Anna Zanellato su sensazioni e piacere….