Mettete 3 ragazzi, 8 ore di macchina, 2 giorni tra i sex toys, 1 notte ed Amsterdam ed altre 10 ore di macchina ed otterrete soltanto una vaga idea del mio delirante EroFame di quest’anno. Tutto è partito con una proposta indecente, ovvero Aldo e Mimmo di Kondom (miei “rivali” in affari ma chissenefrega) che mi dicono: “Noi atterriamo a Milano alle 21, prendiamo la macchina e andiamo ad Hannover, salta su!”. Pur intuendo l’enorme sbattimento, non ho saputo resistere, tanto era forte la tentazione di fare qualcosa di palesemente folle. E così è partito il nostro on the road Italia-Germania alla volta della più grande fiera di sex toys d’Europa, ormai mio appuntamento fisso da tre anni, che quest’anno non sarebbe potuta essere più prolifica. Al party per i 10 anni di Bijoux Indiscrets, ad esempio, c’erano tutti: da Leyla di Eropartner (uno dei migliori distributori di sex toys d’Europa) a Davide della Bottega della Luna (storico sito a cui si deve l’importazione in Italia delle prime Mooncup) alle più importanti figure di LELO, con cui, lo confesso, è ormai in corso un’appassionata love story.
Forse perché ho conosciuto Luca, IT e marketing product manager di Lelo, meritevole anche di aver sviluppato la famosa app Remoji: genio e galantuomo, mix di accecante perfezione. Tra le novità più salienti, il lancio della nuova collezione Jardin Impérial di Maison Close, brand di lingerie sexy che adoro e che presto, parola di Norma, farò mio.
Finita qui? Macché, sempre per la serie “business best practice: be friend with your competitors”, io, Aldo e Mimmo ci siamo fatti una capatina ad Amsterdam, a SOLE 4 ore (sembra il titolo del giornale, ahah) dalla ridente Hannover. Inevitabile, ma solo per deformazione professionale, il giro nel quartiere a luci rosse, dove tra donnine e donne cannone varie, siamo incappati in una “condomeria”, paese dei balocchi di Aldo e Mimmo, tuffatisi tra i preservativi a mo’ di Paperon de’ Paperoni tra i suoi gettoni d’oro. Era venerdì pomeriggio e i due baldi giovini avevano il volo Milano-Bari all’alba del sabato seguente. Indovinate chi ha perso l’aereo?