Di inizio 2015 la più recente indagine mondiale sulle preferenze degli utenti in fatto di parti del corpo femminile. Indovinate un po’ la diatriba? Tette vs culo. L’analisi si è poi estesa ad altre zone più o meno erogene come vagina, piedi e gambe, ma a farla da padrone, esattamente 50:50, i primi due. A confermarlo è Pornhub insieme al magazine svizzero 20 Minuten, portabandiera di questa dettagliatissima indagine che spacca letteralmente il mondo in due. Dove a vincere, seppur di pochissimo, è il signor C.
E TU SEI PIÚ “BOOB” O PIÚ “BUTT”?
La risposta è molto personale, certo, eppure Pornhub è stata in grado di tracciare le preferenze di tutti i suoi utenti in giro per il mondo con una dovizia geo-antropologica degna di Darwin. Partiamo dall’universale fino al particolare.
Il planisfero si può dividere quasi esattamente in due: tette al Nord e culo al Sud, dove per Nord e Sud s’intendono rispettivamente Canada, Europa, Russia, Cina, India, Giappone da una parte, e America Latina, Africa e Medio Oriente dall’altra, salvo alcune importanti eccezioni come l’Argentina e l’Egitto, che pur essendo “Sud” preferiscono le tette, e gli Stati Uniti, che pur essendo “Nord”, prediligono il culo. Notare, però, che quei pochi Stati del Nord che optano per il lato B sono anche quelli con un’altissima concentrazione di nere, notoriamente famose per i loro glutei. Della serie: di necessità, virtù.
Se si guarda ai continenti più che ai singoli Stati, stessa operazione col righello si può fare in verticale, separando l’Est dall’Ovest. Se nei continenti asiatico e oceanico vincono le tette, in quelli americano e africano non c’è gara: ancora una volta culo.
Entrando nel merito delle singole nazioni, emergono alcune curiosità molto interessanti: tipo che la Finlandia è al 3°posto al mondo per la più alta concentrazione di ricerche del termine “boobs” o che l’Olanda e il Belgio sono parimerito al 10°.
Quanto a termini correlati a “butt” come “booty” o “perfect ass”, la Tanzania, il Ghana e il Gibuti salgono sul podio mondiale. Subito dopo, Paesi che generalmente si credono in balia di ben altri pensieri, come l’Arabia Saudita, lo Yemen, il Tagikistan, la Guyana e il Suriname. La più generica ed allettante parola “pussy” è cercatissima in Uganda (1°posto), Papua Nuova Guinea e Giamaica, mentre, attenzione attenzione, la Siria, la Giordania e l’Iran sono i primi al mondo per la ricerca di video fetish di piedi.
La parte di quelli “strani” spetta all’Estonia e al Cile, in cui gli uomini sono fissati con le gambe più che su tutto il resto.
Entrando nel merito degli USA, il Paese con più pornhubbers al mondo, è ancora guerra di secessione tra nordisti e sudisti: i primi in fissa con il seno, i secondi con il deretano. Non a caso il North e il South Dakota, il Montana e il Wyoming pullulano di bionde redneck (famose per il generoso davanzale) mentre la Louisiana, l’Alabama e il Mississippi di giunoniche twerker (altresì celebri per il loro didietro).
In Italia regnano ancora sovrane le tette, nostro vanto nel mondo oltre che imperituro simbolo di maternità. Del resto, inutile negarlo, siamo o non siamo un po’ mammoni?